Spettacoli

Cologno Teatro 2020: si torna sul palcoscenico

Con tre appuntamenti, 8 e 22 agosto e 5 settembre, si riscopre la bellezza e il potere del teatro.

Cologno Teatro 2020: si torna sul palcoscenico
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Cologno Teatro 2020: si torna sul palcoscenico. Con tre appuntamenti, 8 e 22 agosto e 5 settembre, si riscopre la bellezza e il potere del teatro. Ad annunciarlo è il sindaco Chiara Drago che, dopo l'apprezzamento riscosso un anno fa per la prima rassegna teatrale estiva, anche quest’anno - soprattutto quest’anno - ha deciso di riproporre nuovamente, con le sue emozioni, l’esperienza del teatro a Cologno.

Cologno teatro 2020

"Vogliamo che la rassegna teatrale estiva possa diventare una piacevole abitudine, con spettacoli capaci di arricchirci e di offrirci importanti occasioni di riflessione, confronto e socializzazione comunitaria, soprattutto dopo quanto abbiamo vissuto negli scorsi mesi - ha detto Drago - Abbiamo quindi selezionato tre proposte, che saranno messe in scena al Parco della Rocca (o in Auditorium in caso di maltempo). Partiremo dall’epica, rivisitata però alla luce delle inquietudini contemporanee, con lo spettacolo “Nel ventre”; vedremo in scena il mondo dei più piccoli, con “Moztri! Inno all’infanzia”, uno spettacolo per famiglie; chiuderemo con un suggestivo lavoro dedicato alla Commedia di Dante, “Siamo inferno”. Vi aspettiamo: che lo spettacolo ricominci".

Il programma (a cura di Chiara Bettinelli)

Gli spettacoli inizieranno sempre alle 21. L'ingresso è libero con possibilità di prenotazione al numero 035/892861. Ecco il programma delle tre date:

8 Agosto - Parco della Rocca
"Nel Ventre"
Dal romanzo di Sergio Claudio Perroni
Con Stefano Panzeri
Regia Stefano Panzeri e Andrea Paolucci
Produzione Stefano Panzeri/Teatro dell’Argine

Che cosa accadde dentro al cavallo prima dell’ultima battaglia di Troia? Chi sono veramente quelle sagome nascoste in silenzio? Eroi? Nel ventre narra la storia di un’attesa: Ulisse, Epeo (artefice del cavallo), Neottolemo (figlio di Achille) e un manipolo di soldati sono nascosti dentro il cavallo, fuori dalle mura di Troia, è l’ultimo capitolo di una lunghissima guerra e là dentro, quei pochi uomini, soli, sono abbandonati a un’idea ardita: se i compagni se ne fossero davvero tornati in patria?  E se i Troiani non distruggessero quel dono per la dea Atena? Nel ventre è una narrazione sul dover essere, sul destino, il dubbio, sul dover scegliere e soprattutto sulla paura di farlo.

22 Agosto - Parco della Rocca
MOZTRI! INNO ALL’INFANZIA Spettacolo per famiglie

con Michele Eynard e Federica Molteni
disegni dal vivo Michele Eynard
scenografie e mostri Enzo Mologni
regia Carmen Pellegrinelli
produzione Luna e GNAC Teatro (si ringrazia Albano Arte per il sostegno)

Questa è la storia di Tobia, un bambino di poche parole, che ama stare solo e soprattutto che ama disegnare mostri. Ma è anche la storia dei suoi genitori, Cinzia e Augusto, che si disperano per il fatto di avere un figlio così difficile. Tobia è un bambino che non riesce a concentrarsi, che fatica a prendersi delle responsabilità e che vive delle sue fantasie. Un bambino con un “punteggio basso”, secondo gli standard educativi della maestra.
Ma Tobia è anche un bambino ricco e pieno di risorse che, attraverso i suoi disegni, ci apre le porte del suo mondo interiore e ci mostra la meraviglia del suo immaginario. Gaston Bachelard la chiama rêverie: la capacità immaginativa di abbandono alla fantasia Riconoscere e concedere il tempo della fantasia a un bambino o a un ragazzo, non è cosa da poco, è una qualità della conoscenza che pochi adulti posseggono, una forma di fiducia e rispetto verso il farsi di un’identità che è dovuta. Riuscirà Tobia a farsi capire dai grandi? Ci sono adulti che hanno voglia di ascoltare i sogni delle bambine e dei bambini? E come sarebbe il nostro mostro se Tobia ci mettesse una matita in mano?

Sabato 5 settembre – Parco della Rocca (spettacolo inserito nella programmazione di deSidera Teatro)
"Siamo Inferno"
regia di Eugenio Di Fraia e Riccardo Sozzi
con Eugenio Di Fraia, Gabriele Stella, Angelo Marrone e Maria Vittoria Casarotti Todeschini

La Divina Commedia nasce come Commedia volgare, destinata a un pubblico di massa. Obiettivo del concept è proprio quello di restituire l’opera al grande pubblico, attraverso una scrittura teatrale leggera, piacevole e coinvolgente, giocata su una doppia declamazione – letterale e “volgare” – che riprende gli stilemi del teatro di piazza e degli antichi cantori. Rese comprensibili dal format ed emozionanti dalla recitazione, le terzine dantesche stupiscono il pubblico manifestando tutta la loro straordinaria attualità. Attraverso di esse, Dante mette a tema sentimenti, paure e dolori che tutt’oggi proviamo, esattamente come i suoi contemporanei di 700 anni fa; ma descrive al contempo anche le storture del potere e le conseguenze delle zone d’ombra dell’animo umano, che non sono difficili da riconoscere anche nella cronaca di oggi.

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