A Crema il sogno dell'Alzheimer Café

E' l'idea lanciata da Aima per "non dimenticare chi dimentica". Se ne parlerà sabato 7 ottobre a Crema con volontari, medici e famigliari

A Crema il sogno dell'Alzheimer Café
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Un grande lavoro di squadra per sostenere chi dimentica. Volontari, medici, psicologi, familiari, amici e sostenitori per celebrare insieme la 24esima Giornata mondiale dell'Alzheimer. L'appuntamento è per sabato 7 ottobre alle 16.30, nella sala di Porta Ripalta in via Matteotti a Crema.

I quesiti di oggi

Quali sono oggi le possibilità di cura della malattia di Alzheimer? Quali le sfide della ricerca? Quali i risultati raggiunti e le esperienze dei volontari e psicologi di Aima Crema? E l'attività di sensibilizzazione nelle scuole? Ha senso parlare di prevenzione e di rallentamento della malattia? Quanto dieta e stili di vita possono incidere positivamente? Questi i temi su cui si confronteranno volontari, medici, psicologi, familiari, amici e sostenitori di Aima durante l'incontro di sabato.

Aiutare "chi dimentica"

Quello del 2017 sarà il racconto di un grande lavoro di squadra per sostenere e aiutare "chi dimentica": 20 volontari attivi e cinque psicologi guidati dalla presidente Maria Dragoni con il sostegno di otto consiglieri e 180 associati, hanno dato vita ai “Pomeriggi insieme”, “Attivo corpo e mente” per le persone con malattia (230 ore di incontri due volte alla settimana per 10 mesi con nove volontari impegnati e due psicologhe), per i familiari i Gruppi di sostegno psicologico, lo Sportello di ascolto e l’attività di sollievo leggero. E poi gli incontri sportivi al Bocciodromo di Crema con due istruttori e cinque volontari. A ciò si aggiungono gli interventi di sensibilizzazione nelle scuole primarie e secondarie, eventi culturali e scientifici.

L'Alzheimer Cafè

Un grande impegno sul territorio che non si ferma, ma evolve mettendo a punto nuovi servizi e attività che si potranno realizzare grazie al sostegno degli associati e dei donatori (privati e dell’Associazione Popolare Crema per il Territorio) a fronte della riduzione delle possibilità di sostegno pubblico."Vogliamo e dobbiamo crescere – ha spiegato la presidente - perché la domanda delle famiglie evolve, nella quantità e qualità dei servizi richiesti. I nostri volontari fanno davvero molto, così come i professionisti psicologi e medici che ci affiancano. Per questo motivo vogliamo rafforzare la squadra dei volontari per lanciare ad esempio l'Alzheimer Cafè. Chiediamo a chi ne ha possibilità di "non dimenticare chi dimentica" ma di sostenere un cammino al fianco delle famiglie che, anche per motivi demografici legati all'invecchiamento della popolazione e all'incidenza crescente delle demenze, richiederà sempre maggiore attenzione da parte della comunità".

Storie e testimonianze

L'incontro di sabato darà voce ai protagonisti della vita di Aima: storie di volontari, psicologici, familiari, persone che fanno squadra insieme ai medici e allo staff dell'Associazione. Accanto a loro la testimonianza di Paola Merlo, responsabile della Neurologia dell'ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo, di Daniele Villani primario dell’U.O riabilitazione neuromotoria e dell’ ambulatorio demenze della clinica Figlie di San Camillo di Cremona e il contributo della chef del ristorante Quin Chicca Coroneo per arricchire il pomeriggio con suggerimenti culinari e ricette che preservano la memoria sulla base di evidenze scientifiche di Marco Bianchi, divulgatore scientifico della Fondazione Veronesi. A chiudere verranno esposti i lavori realizzati dai partecipanti di "Pomeriggi insieme".

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