Tornano a suonare la campane della Madonna del Guado

Una storia antica tramandata per generazioni che ora potrà tornare alla luce. Il progetto è affidato agli architetti Ernesto Lanceni e Mario Ghilardi

Tornano a suonare la campane della Madonna del Guado
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Il rintocco delle tre campane tornerà finalmente a risuonare nella campagna caravaggina. L’antica cappella della Madonnina del Guado, situata in via Bariano nelle vicinanze del cosiddetto fosso Trabaccone, verrà, infatti, ricostruita ex novo su proposta di Gaetano Nodari, titolare del vicino agriturismo «Cascina Reina», su progetto dello studio associato di architettura di Ernesto Lanceni e Mario Ghilardi.

Una storia antica

La storia di questa antica chiesetta è ancora oggi avvolta dal mistero: secondo la tradizione, infatti, la sua costruzione, risalente agli inizi del Novecento, sarebbe opera di alcuni privati, che la realizzarono come cappella votiva per ringraziare la Madonna per la grazia ricevuta in seguito a una malattia o a un grave incidente. Ma tra le ipotesi quella al momento maggiormente accreditata farebbe risalire la dedicazione dell’antica cappella alla Madonna del Guado, al salvataggio dall’annegamento di qualcuno che stava perdendo la vita dopo esser caduto nel corso d’acqua del Trabaccone.

Poi l'abbandono e il degrado

Per decenni il culto della piccola chiesetta è stato tenuto vivo, ma una volta venuti a mancare i famigliari del graziato, la cappella è lentamente diventata un rudere, e vittima dell’incuria e del tempo, deve poi essere crollata a pezzi nel vicino guado. Ma la leggenda non ha mai abbandonato la piccola chiesa campestre, e tramandata di generazione in generazione è giunta fino a noi, come ha raccontato Nodari. «Mi sono interessato al gorgo del Trabaccone intorno agli anni ’70, con l’idea di creare in quel bellissimo specchio d’acqua una riserva naturale – ha spiegato il titolare della “Cascina Reina” – Sono stati gli anziani del posto che mi hanno raccontato dell’esistenza di un’antica cappella vicino al Trabaccone, e alcuni di loro ricordavano ancora quando da bambini, facendo il bagno nel corso d’acqua, facevano a gara a chi riusciva a toccare le campane sul fondale».

Il progetto della chiesetta Madonna del Guado

E la rinascita

Da qui è nata la volontà di ricostruire quella cappella che per decenni ha vegliato sul nostro territorio. La chiesetta sarà dedicata alla Madonna del Guado e delle tre campane, come tre erano le campane del suo piccolo campanile secondo il detto comune.
«Questa cappella vuole essere a disposizione di tutti e tutti potranno partecipare con materiali e donazioni alla sua realizzazione – ha proseguito Nodari – Inoltre, chiunque contribuirà all’opera della cappella, verrà poi ritratto da un pittore martinenghese nei volti delle figure sacre che la affrescheranno».
Nonostante sorgerà sul terreno di proprietà di Nodari, infatti, l’ingresso alla cappella rurale sarà libero e garantirà un doppio accesso: dalla «Cascina Reina» e da una scaletta che la collegherà con la via Bariano, affinché tutti possano fermarsi liberamente per un momento di preghiera.

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