Romano

Venticinque profughi sono arrivati all’hotel "La Rocca", esplode il caso come otto anni fa

La Prefettura ha inviato un gruppo di richiedenti asilo nella struttura ricettiva, Romano apre di nuovo all’accoglienza

Venticinque profughi sono arrivati all’hotel "La Rocca", esplode il caso come otto anni fa
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La Prefettura ha inviato un gruppo di richiedenti asilo nella struttura ricettiva, Romano apre di nuovo all’accoglienza.

Romano apre di nuovo all'accoglienza

Venticinque richiedenti asilo sono arrivati all’hotel "La Rocca", Romano di nuovo apre all’accoglienza. Ha riaperto dopo quattro anni il CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria) di Romano. I venticinque arrivati sono di etnia africana: arrivano infatti dal Gambia e da altre nazioni del continente che negli ultimi mesi ha visto un esodo dalle coste in direzione dell’Europa, provocando così un’emergenza che il Governo ha deciso di arginare ridistribuendo, come nel 2015, i richiedenti asilo nei vari Centri di accoglienza Straordinaria sparsi su tutta la nazione. Tra questi l’hotel "La Rocca" di Romano che ha così riaperto le porte dopo quattro anni.

Venticinque profughi all'hotel "La Rocca"

Un arrivo passato in sordina, considerate le polemiche che scoppiarono nel 2015  quando in città arrivò anche il leader della Lega Matteo Salvini per protestare. A differenza di allora, quando i richiedenti asilo furono accolti nella palestra provinciale dell’Istituto Superiore Rubini, ora la struttura non è pubblica ma privata. L’hotel "La Rocca", infatti, ha vinto un bando della Prefettura mettendo a disposizione i locali chiusi da tempo, per poter ospitare i richiedenti asilo, che saranno gestiti da un cooperativa sociale. Era infatti il maggio del 2019 quando dopo quattro anni di attività gli ultimi richiedenti asilo ospitati nell’hotel avevano lasciato la città. Tre anni di attività che hanno visto transitare nell’hotel ospiti di diverse nazionalità: ivoriani, maliani, nigeriani, chi dalla Guinea Conakry, dal Camerun o dal Senegal, e ancora gambiani, ghaniani, bengalesi e pakistani. Provenienze e storie diverse, diverse le età e le personalità; diversi tra loro per gusto estetico, preferenze musicali, tifo sportivo e fede religiosa; diversi per attitudini ed esperienze lavorative, o ancora per orientamento sessuale, opinione politica, ambizione individuale e capacità creativa.

Il caso del 2015

In questi primi giorni di accoglienza l’atmosfera non è rovente come nel 2015 quando sotto le mura dell’hotel a salutare i nuovi arrivati c’erano i picchetti di protesta del centrodestra con la Lega a capeggiare i manifestanti. Ora non c’è traccia di tutto questo. L’Amministrazione comunale di centrosinistra, oggi come allora tramite il sindaco Sebastian Nicoli, ha manifestato il disappunto per la decisione «calata dall’alto» di inviare i richiedenti asilo in città, mentre il centrodestra, nel 2015 per strada a protestare contro il Governo di centrosinistra, si è limitato a replicare al primo cittadino  senza azioni eclatanti che avrebbero colpito anche l’esecutivo amico della Premier Giorgia Meloni.

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