Brignano

Vent'anni fa moriva il brignanese don Maurizio Devicenzi

Fu vicario a Brignano e poi a Caravaggio, e parroco a Cornaleto. Morì nel 2000 per un malore improvviso, il 25 luglio.

Vent'anni fa moriva il brignanese don Maurizio Devicenzi
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Moriva vent'anni fa oggi Don Maurizio Devicenzi, uno dei sacerdoti più carismatici di Brignano. Domenica, a messa, è stato ricordato dalla comunità raccolta attorno all'associazione che ora porta il suo nome e che da anni si occupa di solidarietà internazionale.

Don Maurizio Devicenzi

Don Maurizio (classe 1950) era stato ordinato sacerdote solo nel giugno precedente, quando nel settembre del 1974 fu incaricato di ricoprire il ruolo di vicario, a Brignano, al fianco di don Raffaello Galli. Mandato che don Maurizio svolse con «entusiasmo e immancabile sorriso» (come testimonia la pagina dedicata alla sua vita, sul sito dell'associazione). Nell'ottobre del 1984, l'allora vescovo monsignor Enrico Assi lo destinò, sempre con ruolo di vicario, a Caravaggio. Qui, collaborò con don Rino Stellari, il parroco, alle attività dell'oratorio maschile. Rimase a Caravaggio per tredici anni, finché, nel 1997, non fu nominato parroco di Formigara e di Cornaleto, nel cremonese. Solo tre anni dopo, però, il 25 luglio 2000, don Maurizio scomparve per un malore improvviso e fatale.

"In prima linea per chi soffre e chi vive nel bisogno"

L'associazione, che si muove oggi tra vari progetti e punta su settembre per rimettere in pista gli eventi ideati per l'anniversario della scomparsa di don Maurizio, nacque proprio con lo scopo di «muoversi per chi soffre e per chi vive nel bisogno», in memoria della vita e dei gesti del sacerdote, che aveva creato intorno a sé, negli anni brignanesi, e poi caravaggini, fino agli ultimi, nel cremonese, un comunità di amici e di fedeli pronta a impegnarsi per il prossimo. «Per dire grazie a don Maurizio e al Signore che lo ha mandato, alcune persone delle parrocchie di Brignano, Caravaggio, Formigara e Cornaleto, hanno fondato una associazione di volontariato, "Amici di don Maurizio" – come ha ribadito lo stesso Lecchi, in un breve colloquio, riecheggiando le parole presenti nel sito web del gruppo di volontariato - che si propone di perseguire quanto don Maurizio aveva iniziato, in Italia e all'estero, in sintonia e comunione con le realtà parrocchiali e diocesane che già operano in questo settore».

L'associazione Amici di don Maurizio

«Don Maurizio è uno di quei doni che il Signore dispensa senza fare chiasso, che nascono e muoiono in un anonimato fatto di fedeltà al Vangelo, che non fanno notizia, restano lontano dai riflettori, ma sanno interpellare in profondità le coscienze di chi ha la fortuna di incontrarli – hanno scritto i responsabili del gruppo, che da molti anni, hanno saputo e voluto continuare sulla strada della carità indicata dal sacerdote - Davvero si può dire che quando Dio manda uomini come don Maurizio non è certo perché se ne pianga il ricordo o se ne faccia memoria nel dolore della nostalgia di quello che è stato, ma perché ci sia impossibile continuare a vivere e a pensare come se egli non fosse mai venuto tra noi».

«Conoscere e lavorare con un prete come don Maurizio è stato un dono, un talento che non poteva essere sotterrato – hanno scritto ancora i membri dell'associazione, nella pagina dedicata alle motivazioni che ispirarono la fondazione del gruppo - Don Maurizio è stato un testimone del Vangelo serio, coerente e credibile anche perché ha promosso, tra i suoi giovani e nelle comunità parrocchiali, tante iniziative di carità, giustizia e aiuto a chiunque fosse in difficoltà».
«In quasi venti anni di vita associativa abbiamo sperimentato la presenza del don in ogni progetto e in ogni momento – hanno aggiunto, in una nota - Dall’entusiasmo iniziale alle fatiche del cammino, dai momenti di festa a quelli più bui, con la certezza di una Provvidenza presente e silenziosa che si è lasciata avvicinare per poi decidere di accompagnarci come avrebbe fatto proprio don Maurizio».

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