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Una vita di passioni e impegno sociale: addio a Ranghetti

Era ormai diventato un pilastro della comunità martinenghese

Una vita di passioni e impegno sociale: addio a Ranghetti
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Si è spento lunedì a 85 anni Alessandro Ranghetti, per tutti Sandro, il volontario dal cuore d’oro di Martinengo.

Una straordinaria 

Prima la passione per la bicicletta poi l’impegno nel volontariato con l’Avis e la Pro loco. Sandro era ormai diventato un pilastro della comunità martinenghese che mercoledì lo ha salutato per l’ultima volta nella chiesa parrocchiale della città. Terzo di otto fratelli, era un bambino molto vivace e allo stesso tempo sensibile, caratteristiche che lo hanno sempre contraddistinto. Nell'aprile del 1945, un giovanissimo Alessandro venne colpito in pieno addome dall’esplosione di una mina, mentre stava giocando con gli amici sul ciglio del fossato. Si salvò per miracolo, guadagnandosi una posizione nella già nutrita schiera dei Mutilati di Guerra Italiani.

Molte passioni

Il suo carattere affabile, nel corso della vita, gli  ha poi fatto guadagnare innumerevoli amicizie. Durante gli anni dell'adolescenza frequentò l'oratorio di Martinengo e scoprendo la passione per la bici da corsa. Passione a cui non rinunciò nemmeno dopo il matrimonio con Angiolina da cui ebbe tre figlie:Mariangela, Silvia e Savina. Diviso tra lavoro, famiglia e passioni, Sandro trovò il tempo per dedicarsi anche al sociale.

Volontario

Attivo nell'ambito dell'Avis, nel febbraio del 2013 venne premiato per le donazioni effettuate e per l'impegno dedicato. Stesso impegno è rivolto anche all'Unione Ciclistica di Martinengo, all'interno della quale, oltre a correre in bicicletta (addirittura all'età di 51 anni corre la Milano-Sanremo senza specifico allenamento), contribuì all'organizzazione di gare ed eventi.  Da sempre iscritto alla Pro loco diMartinengo, si adoperava con entusiasmo e ne rappresentava - a buon diritto - la memoria storica, dopo essere stato per anni un fervente organizzatore sempre in prima linea.

Il ricordo

"Una cosa è certa: anche stavolta la sua tenacia e la sua inossidabile volontà gli consentiranno di riprendere a frequentare la sua gente, ovvero la gente di Martinengo, che Alessandro definisce affettuosamente la sua "famiglia allargata"ha ricordato affettuosamente la ProLoco di Martinengo.

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