Un "abbraccio" e via la collanina: arrestati due pluripregiudicati che avevano colpito in bergamasca
Due coniugi rumeni, B.N. 38 anni e B.A. di 39, sono stati arrestati, lo scorso 17 luglio, dagli agenti della Squadra mobile della Questura di Bergamo
Avvicinavano le vittime e con la "tecnica dell'abbraccio" li derubavano dei gioielli. Due coniugi rumeni, B.N. 38 anni e B.A. di 39, sono stati arrestati, lo scorso 17 luglio, dagli agenti della Squadra mobile della Questura di Bergamo che li hanno colti in flagranza di reato di furto di una collana in oro a danno di un anziano di Seriate.
Tecnica dell'abbraccio
I due, pluripregiudicati, per reati contro il patrimonio, in particolare per furti con destrezza con la cosiddetta “tecnica dell’abbraccio”, negli ultimi tempi si aggiravano tra i paesi della provincia di Bergamo alla ricerca di vittime da derubare, per lo più anziani facilmente aggredibili. Gli agenti della Squadra Mobile, sapevano che i due viaggiavano a bordo di una Ford SW, e da qualche giorno avevano predisposto dei servizi mirati nel tentativo di acciuffarli.
Inseguiti fino nel milanese
La mattina del 17 luglio, uno degli equipaggi in servizio sul territorio ha incrociato l’auto con due persone a bordo a Seriate nella zona del Centro Commerciale Iper alle Valli mentre si allontanavano a forte velocità. L’auto è stata seguita a distanza mentre sul posto un altro equipaggio stava accertando che era appena stato consumato il furto di una collana in oro ai danni di un anziano residente in zona ad opera di una donna, presumibilmente dell’est Europa, che si era allontanata a bordo della Ford SW.
Arrestata una coppia
L’inseguimento a forte velocità è terminato a Locate Triulzi, in provincia di Milano, dove l’auto è stata bloccata dagli agenti della Squadra Mobile con a bordo i due coniugi rumeni. Le successive perquisizioni permettevano di rinvenire, occultate nella tappezzeria del sedile anteriore lato passeggero, abilmente incastrata nel telaio interno dell’imbottitura la collana appena asportata all’anziano di Seriate e un’altra collana, presumibilmente frutto di un precedente colpo. In sede di denuncia, la vittima ha riconosciuto nell’album fotografico posto in visione, la donna trovata a bordo dell’auto quale autrice del furto. Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato condotto in carcere
a disposizione dell'autorità giudiziaria che nella giornata successiva ha provveduto a sottoporlo ad interrogatorio di garanzia nel corso del quale è stato convalidato l’arresto disponendo la permanenza in carcere.