Urgnano

Tutta la comunità prega per Giuseppe Ghidotti e Kevin Drago

Alla messa di venerdì 5 aprile la Parrocchiale non è riuscita a contenere la folla. Raccolte offerte per la spesa sanitaria da sostenere per il 31enne a Miami

Tutta la comunità prega per Giuseppe Ghidotti e Kevin Drago
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Una paese intero unito nella preghiera per Giuseppe Ghidotti e Kevin Drago, i due ragazzi vittime di un incidente in moto a Miami il giorno di Pasquetta.  Ieri sera, venerdì 5 aprile, il parroco ha celebrato una messa per manifestare la vicinanza della comunità alle famiglie del 28enne defunto e del 31enne gravemente ferito.

Urgnano prega per Giuseppe Ghidotti e Kevin Drago

Un paese sotto choc, ammutolito, incredulo quello che si è riunito in preghiera nella chiesa parrocchiale, che non è riuscita a contenere tutti. In molti sono rimasti fuori, sul sagrato ad ascoltare le parole del parroco don Stefano Bonazzi. Ragazzi, adulti, anziani, bambini. Tutti si sono stretti ai familiari dei due sfortunati giovani.

"La presenza di tanti fratelli, sorelle e tanti giovani ci dimostra come ancora una volta il Signore, a suo modo e secondo le nostre capacità, si manifesta - ha esordito il sacerdote nell'omelia - Stasera siamo qui per dare solidarietà in modo speciale ai genitori di Kevin, alla sorella, ai familiari, agli amici, come anche ai genitori di Giuseppe, al fratello e ai familiari, mentre i genitori Alessandro e Alda non se la sono sentita di essere qui, rispettiamo la loro fatica, ma ci stanno seguendo attraverso la radio parrocchiale".

Poi il religioso ha ricordato la ferita ancora aperta per l'improvvisa scomparsa della 17enne Camilla Ceresoli,

"Abbiamo bisogno di compattarci, com'è stato alcune settimane fa con la morte di Camilla, una comunità che non dimentica.... Gesù ci chiama figlioli - ha detto commosso - anche se ci sono momenti in cui non si accetta, non si capisce, crediamo che il Signore è risorto e che riceve i suoi: i suoi siamo noi, sono Giuseppe, Kevin e le famiglie.  Lui ci precede nella quotidianità ma anche nel regno di Dio. Lunedì sera quando sono rientrato a casa - e anche voi prima di addormentarvi avrete condiviso con le persone che amate la rabbia e la voglia di venirne fuori per dare un senso a quello che è successo - mi ripetevo 'abbi pietà di me, di noi che ti chiediamo questo'. Vorrei domandare con voi al Signore la fiducia, la forza e la capacità di amare per dire mi aggrappo a Te ma non per risolvere le cose: a volte ci chiediamo dov'è Dio... Dio c'è, dov'è l'Uomo, dove siamo noi? Siamo qui ed è importante essere numerosi stasera. Mi meraviglio quando di fronte a certe situazioni vedo indifferenza. Stiamo facendo la nostra Pasqua, il nostro passaggio dalla morte e dalla sofferenza a una vita che deve andare oltre."

Infine ha pronunciato parole sofferte.

"Eravamo giovani e pieni di entusiasmo e ci sembrava che  nulla avrebbe mai scalfito la nostra prorompente vitalità, la morte pensavamo che avrebbe rispettato la nostra età e si sarebbe indirizzata verso i più vecchi... - ha affermato - è normale. Invece Signore è arrivato un giorno triste in cui ha perso la vita un giovane amico che aveva solo 28 anni ed è gravemente infermo un altro nostro amico. Quel giorno non avevamo neppure il coraggio di guardare in volto il loro padre e la loro madre e di restare davanti al loro dolore. Quel giorno Signore se n'è andata la nostra giovinezza spensierata, abbiamo capito, a loro spese, che la morte non colpisce secondo l'ordine di anzianità. Abbiamo scoperto con stupore, quasi con paura, che avremmo potuto essere noi al posto dei nostri amici, basta poco. E la vita ci è apparsa un bene prezioso, incalcolabile ma tanto fragile. Curiamola, alimentiamola facendoci operatori di vita, operatori di amore e di solidarietà, sapendo che non siamo mai da soli".

"Quel maledetto giorno dopo la pioggia sono apparsi due bellissimi arcobaleni... voi due"

Sull'altare dopo il parroco ha voluto portare un pensiero anche la sorellina più piccola di Kevin.

"Se stasera siamo così in tanti è la dimostrazione che in noi hai lasciato il segno - ha esordito la piccola Valentina, accompagnata da un'amica - il tuo essere solare e così empatico ha reso i momenti passati insieme indimenticabili. Fu già difficile lasciarti partire ma il tuo spirito libero ti ha portato ad affrontare quest'avventura lontana da noi. Quante cose vorremmo dirti Beppe, ma non è facile. Sei l'addio che noi non vorremmo mai dire".

Poi si è rivolta al fratello che giace in un letto d'ospedale negli Stati Uniti.

"Ciao Kevin questi giorni per noi sono interminabili - ha continuato la bambina, nata dalla seconda unione del padre - Averti così lontano e non poterti stare accanto ci rende impotenti. Ogni volta che venivi a trovarci era una corsa per vederti e riabbracciarti. La tua forza e la tua tenacia sono la dimostrazione che tu non mollerai mai. Io, Syria, papà, la tua cara mamma e tutte le persone qui presenti ti aspettiamo per poter passare tanti altri momenti insieme. Kevin, per favore, torna da noi. Ah, un'ultima cosa: quel giorno, quel maledetto giorno, alzando lo sguardo verso il cielo, dopo la pioggia sono apparsi due bellissimi arcobaleni... voi due".

E in chiesa è scoppiato un applauso spontaneo.

Offerte devolute all'assistenza sanitaria di Kevin

Negli Usa non esiste la sanità pubblica come la intendiamo in Italia, le cure perciò costano e parecchio. Così in paese è nata da subito la proposta di raccogliere fondi per aiutare la famiglia e il parroco ha deciso di sostenerla.

"Le offerte della messa messa saranno devolute a un fondo di solidarietà - ha spiegato - Diversi amici mi hanno interpellato e ho detto loro di darsi un po' da fare. Intanto partiamo da qui. Chi volesse partecipare può utilizzare anche i vassoi sull'altare, poi ve ne renderemo conto. Grazie di cuore per la vostra presenza, continuiamo a far bene il nostro dovere".

Infine ha aggiornato i fedeli sulla situazione.

"Purtroppo le condizioni di Kevin sono sempre molto gravi e i familiari partiranno per Miami dopo domani - ha detto - Mentre il fratello e la cugina di Giuseppe dovrebbero farlo domani per occuparsi delle pratiche per il rimpatrio della salma. Comunicheremo poi la data del funerale".

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