Treviglio: La "schisceta" a scuola è promossa (quasi) a pieni voti - TreviglioTV

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Redazione, 30 maggio 2017

La sperimentazione, visti i dati positivi, proseguirà anche nel prossimo anno scolastico con qualche correttivo

Treviglio fa scuola... per la «schisceta». C’erano tanti dubbi e perplessità. Ma dopo il primo anno di sperimentazione per i ragazzi della scuola media che hanno avuto la possibilità di portarsi il pranzo da casa, si può dire che il bilancio è positivo. Certo, ci vuole ancora qualche correttivo, ma sia il Comune, sia l’Asl, e anche i due istituti comprensivi cittadini, sono più che soddisfatti e hanno riconfermato la «rivoluzione» anche il 2017/2018.
I numeri sono stati snocciolati lunedì pomeriggio nel corso di un’apposita conferenza stampa, alla quale hanno preso parte il sindaco Juri Imeri, la sua vice Pinuccia Prandina, le dirigenti scolastiche del «De Amicis», Donatella Finardi, e del «Grossi», Nicoletta Sudati, la rappresentante dell’Ats Daniela Parodi e la responsabile dei servizi scolastici del Comune, Luigina Marone.
«E’ un esperimento che ci era stato richiesto dalle presidi - ha sottolineato Prandina - sollecitate dalle famiglie. Alla base ci sono necessità di carattere economico, ma anche per pura scelta personale dei genitori. C’era grande attesa per capire come è andato questo primo anno, non soltanto da parte nostra, ma anche degli altri Comuni che sono interessati a “copiare” l’iniziativa».
Per quanto riguarda la scuola media «Cameroni», gli iscritti sono 195 (circa la metà del totale degli alunni) che, il lunedì e il mercoledì, sono stati suddivisi in sette aule. Alla «Grossi», invece, hanno aderito in 120 (su oltre 400 studenti) che sono stati suddivisi in quattro gruppi che per quattro volte alla settimana hanno ruotato su due classi.
«E’ sta una sorpresa in positivo - ha commentato Donatella Finardi - Siamo andati aldilà di ogni previsione. Si trattava di una “prima volta”, quindi anche i genitori si sono affidato alla scuola. Dal mio punto di vista è stata un’esperienza positiva. Ero molto dubbiosa, ma devo dire che è andata molto bene, grazie anche agli insegnanti e agli stessi studenti». Sulla stessa lunghezza d’onda la collega Nicoletta Sudati. «In effetti non abbiamo registrato intoppi - ha aggiunto - sia i genitori che i ragazzi, ma anche gli insegnanti sono soddisfatti e, così come al “De Amicis”, abbiamo già nuove richieste per il prossimo anno». «Probabilmente - ha sottolineato Luigina Marone - a Treviglio i tempi erano maturi per questo cambiamento, ecco spiegato il motivo dei risultati positivi».
Di positivo c’è anche il fatto che i ragazzi, a turno, ripuliscono poi in prima persona l’aula. Ma non è tutto rose e fiori. In particolare per quanto riguarda la tipologia dei cibi e la loro alternanza. «La maggior parte mangia sempre panini imbottiti con salumi e predilige le bibite - ha spiegato Daniela Parodi - Pochi, invece, si portano frutta e verdura. Per l’anno prossimo stiamo quindi pensando a dei correttivi con il coinvolgimento dei genitori, affinché migliori l’alimentazione dei ragazzi».

 

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