Salviamo i tigli Romano, oltre 500 firme da buttare via
Una doccia fredda per i volontari del comitato "Salviamo i tigli di Romano" che nei giorni scorsi ha presentato in Comune una petizione, corredata da 536 firme e con una richiesta: salvare il viale dei Cappuccini.

Oltre cinquecento firme per salvare i tigli. Ma il sindaco gela gli attivisti: non sono valide.
Il sindaco cestina la petizione
Una doccia fredda per i volontari del comitato Salviamo i tigli di Romano che nei giorni scorsi ha presentato in Comune una petizione, corredata da 536 firme e con una richiesta: salare il viale dei Cappuccini. Ecco lo slogan
«Bloccate l'abbattimento dei nostri alberi monumentali, signor sindaco, signori capigruppo, per Romano e per le generazioni future».
E' sparito il testo
"Occorre far chiarezza su vari aspetti che rendono questa petizione non valida e fuorviante" ha spiegato il sindaco Sebastian Nicoli. "Il primo è che i soggetti che sottoscrivono la petizione abbiano contezza del testo della stessa contestualmente alla sottoscrizione e non a posteriori. Abbiamo appurato che, su richiesta di poter leggere il testo della petizione, in alcuni punti di raccolta delle firme, la risposta ricevuta era che “il testo non c’è” per cui si procedeva a raccogliere le firme su fogli con una generica frase in cima al foglio in cui il testo recitava più o meno che quella era la “petizione contro l’abbattimento dei tigli e si chiedeva delle soluzioni alternative".
Gli insulti verso Giunta e uffici comunali
Unica fonte è rimasta Facebook. La pagina ufficiale del gruppo. "Le informazioni date in quella sede sono state troppo spesso fuorvianti e miranti a affermare il principio di una sostanziale inadeguatezza e incompetenza degli uffici comunali preposti e degli amministratori locali" ha però argomentato il sindaco. "Fino all’affermazione gravissima in cui si additano gli amministratori come “stupidi, ignoranti e corrotti”, testo rimosso dopo una segnalazione e dopo aver avuto il plauso degli stessi promotori della pagina".
Niente autentiche
In ultima istanza le firme devono essere autenticate, un passaggio che deve essere fatto da un autorità preposta e non come avvenuto in questo caso.
"E’ lapalissiano che l’autenticazione delle firme non può essere fatta da privati cittadini che sono, tra l’altro, i promotori della petizione stessa" ha detto il sindaco "L’autenticazione deve essere fatta da pubblici ufficiali altrimenti la stessa non è valida".