Pandino

Tenta di uccidere la ex compagna davanti ai carabinieri: scongiurato femminicidio

L'incubo dell'ennesima donna perseguitata, minacciata e aggredita dall'ex compagno andava avanti da cinque anni.

Tenta di uccidere la ex compagna davanti ai carabinieri: scongiurato femminicidio
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Le aveva già bucato le gomme dell’auto, fuori dalla caserma dei carabinieri dove lei si trovava per denunciarlo. E la attendeva con un coltello, minacciandola di morte. Un femminicidio sventato in extremis, quello che avrebbe potuto consumarsi a Pandino sabato. Fortunatamente, i carabinieri della stazione locale sono intervenuti in tempo e hanno arrestato l’uomo, 30 anni per tentato omicidio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, stalking, maltrattamenti in famiglia, danneggiamenti e porto abusivo di armi.

L’ennesima aggressione contro la ex compagna

I fatti sono avvenuti sabato attorno alle 12,30. Una donna, 38 anni, residente nella zona, si è presentata insieme alla madre alla stazione locale dell’Arma, decisa finalmente a denunciare l’ennesima aggressione da parte del partner, avvenuta il giorno prima, venerdì.

La donna ha raccontato che l’ex compagno, non accettando la fine della relazione, aveva compiuto l’ennesima incursione nell’abitazione dell’ex nucleo familiare (con la donna vive anche la figlia della coppia, una bambina) e l’aveva malmenata e strattonata. Erano intervenuti, nella circostanza, in suo aiuto dei familiari, ovvero la mamma e il fratello, che a loro volta avevano subito violenze chiedendo l’intervento dell’Arma.

Le minacce ai carabinieri: “La uccido”

I militari hanno constatato che la donna, il fratello e la mamma presentavano graffi, contusioni ed escoriazioni, evidenze dell’aggressione fisica subita poco prima. L’ex compagno, individuato poco distante, ha però iniziato a tenere un atteggiamento ostile verso i militari che erano riusciti ad accompagnarlo in caserma, dove l’uomo, interrogato, aveva manifestato palesemente l’intenzione di uccidere la donna.

Le gomme tagliate durante la deposizione

E si è arrivati a sabato. Mentre la donna stava presentando la denuncia, al cancello della caserma si è presentato il 30enne chiedendo in maniera pretestuosa un’informazione richiedendo insistentemente di dover presentare una denuncia per un furto subito. In realtà l’uomo voleva solo constatare la presenza della ex compagna e della madre. Al termine della compilazione dei verbali le due donne hanno notato che due pneumatici di uno stesso lato della macchina erano stati forati. In quel frangente i militari si sono adoperati per gonfiare le gomme del mezzo per consentire alle donne di raggiungere un gommista, ma hanno notato la presenza dell’ex compagno.

Entra nel giardino della caserma con il coltello

Le due donne sono state accompagnate rapidamente dentro la caserma attraverso il cancello pedonale, ma il 30enne ha estratto un coltello e, approfittando dell’apertura contemporanea del cancello carraio da cui stava uscendo un mezzo, è entrato, ha attraversato il cortile e ha cercato di raggiungerle. Immediatamente intercettato, è stato immobilizzato e disarmato da tutti i carabinieri presenti, per poi essere portato in carcere. In questi giorni è atteso l’interrogatorio di garanzia per la convalida del fermo.

Andava avanti da cinque anni

E’ emerso che le violenze dell’uomo risalivano al 2017, quando la donna aveva interrotto la convivenza per i comportamenti intimidatori e vessatori dell’uom. Prima di questa settimana però non aveva mai richiesto l’intervento delle forze dell’ordine o dei servizi sociali per paura di ritorsioni dell’ex compagno, che più volte l’aveva minacciata di morte.

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