Protesta

Studenti in piazza (anche a Bergamo) per ridare priorità alla scuola

Sono 39 le classi finite in quarantena in tutta la Regione: è indispensabile ripristinare i presidi sanitari in ogni singolo istituto.

Studenti in piazza (anche a Bergamo) per ridare priorità alla scuola
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Studenti in piazza (anche a Bergamo) per ridare priorità alla scuola.

Studenti in piazza

A Milano, sabato 19 e domenica 20 settembre 2020, a una settimana dalla riapertura delle scuole, si è svolta l’assemblea regionale del mondo della scuola della Lombardia. A confronto studenti, docenti, sindacati, associazioni, collettivi e movimenti delle varie provincie lombarde. Presenti anche l’FLC Lombardia, portavoce del movimento di Priorità alla Scuola, il Coordinamento regionale dei presidenti dei Consigli d’Istituto, rappresentanti delle consulte studentesche, Link Coordinamento Universitario – Milano. Un unico slogan comune: “Priorità alla scuola”. 

Il 25 settembre 2020 in diverse città lombarde – e in concomitanza con molte città italiane – gli studenti e le studentesse scenderanno in piazza per una scuola diversa, una scuola per tutti e tutte, una scuola nuova. A Bergamo l’appuntamento sarà in piazzale Alpini alle 9. Il 26 settembre 2020, invece, insieme a docenti, genitori, sindacati, ecc si terrà la mobilitazione sociale nazionale a Roma, in Piazza del Popolo, indetta dal movimento di Priorità Alla Scuola.

Il bilancio della prima settimana di scuola

Dopo una settimana di scuola la situazione è difficoltosa. Sono 39 le classi finite in quarantena in tutta la Regione: è indispensabile ripristinare i presidi sanitari in ogni singolo istituto.

“In tante scuole – denuncia Ludovico Di Muzio, coordinatore dell’UDS Lombardia – la didattica in presenza non è stata garantita a tutti, e si è optato per la “strada facile” della didattica a distanza. Potevano finanziare un piano ambizioso di edilizia scolastica, invece le aule sono identiche a prima”.

In diverse città si stanno avendo poi disagi sui trasporti, considerata la grave mancanza di volontà politica di aumentare le corse e la scelta del governo di garantire la capienza solo fino all’80%.

In più non è ancora garantito un reale diritto allo studio per tutti e tutte: per questo sabato abbiamo fatto un sit-in sotto il palazzo di Regione Lombardia lasciando un banco vuoto all’ingresso.

Cosa chiediamo

  • Diritto allo studio – da anni chiediamo una legge regionale sul diritto allo studio che combatta il caro-libri e il caro-trasporti. Oggi più che mai è indispensabile, vista la fase di crisi economica che stiamo vivendo. Vogliamo poi che venga rivisto anche il PRMT (Programma Regionale Mobilità e Trasporti) e i piani del Trasporto Pubblico Locale.
  • Digitalizzazione, didattica, edilizia – il digitale non può sacrificare il contenuto didattico. Dev’essere uno strumento didattico realmente utile e accessibile, che non preveda influenze esterne come le grosse aziende private. E’ necessario poi un piano di edilizia scolastica partecipativa che apra le scuole ad un nuovo ruolo anche culturale e cittadino. I programmi didattici devono essere rivisti per formare realmente cittadini e cittadine consapevoli.
    Formazione-lavoro – vogliamo garanzie sui PCTO, affinché vengano modificati radicalmente. Chiediamo l’ottenimento ad ogni livello del Codice Etico e dello Statuto delle studentesse e degli studenti nei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.
  • Diritti e partecipazione studentesca – vogliamo garantito il diritto all’assemblea e al ritrovo in sicurezza dopo un lockdown che ha impedito la socialità e la partecipazione fisica. Pretendiamo un nuovo ruolo della rappresentanza, che si prenda i suoi spazi e sappia denunciare in maniera sinergica con docenti e genitori le irregolarità e i fenomeni repressivi che vivremo per i prossimi mesi. Per questo chiediamo agli Uffici Scolastici non solo l’ascolto delle nostre voci ma la massima collaborazione.
  • Organico lavoratori della conoscenza – in Lombardia le scuola sono state riaperte senza i docenti: circa 30.000 posti infatti sono ancora scoperti. Almeno 15.000 di questi non sono in possesso della specializzazione in quanto sono esaurite le graduatorie degli specializzati. C’è bisogno di un investimento tempestivo da parte del ministero.
  • Medicina scolastica – per fare scuola in sicurezza, contro il virus, è necessario che sia ri-attivata la medicina scolastica come pratica di cultura della salute collettiva, anche attraverso la riapertura in ogni istituto della sala medica con personale adeguato.

Le mobilitazioni in Lombardia (25 settembre)

  • MILANO – Largo Cairoli, 9:30
  • BERGAMO – Piazzale Alpini, ore 09:00
  • BRESCIA – Piazza Rovetta, ore 09:30
  • COMO – Porta Torre, ore 08:00
  • LECCO – Piazza Diaz, ore 08:30
  • PAVIA – Piazza Vittoria, ore 11:00
  • VALTELLINA – seguiranno indicazioni

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