L'appello

La piastrina del soldato Antonio Ciocca tornerà a Casirate

A Ceriano Laghetto è stata trovata una piastrina metallica appartenuta a un soldato di Casirate, classe 1920. Ma chi era Antonio Ciocca?

La piastrina del soldato Antonio Ciocca tornerà a Casirate
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Una piastrina da soldato  è stata trovata nei giorni scorsi in un bosco di Ceriano Laghetto, nascosta sotto qualche centimetro di terra. Una piastrina appartenuta a un soldato di Casirate, Antonio Ciocca, classe 1920, che probabilmente poco più che ventenne ha combattuto nella Seconda guerra mondiale. Grazie all'appello del nostro Giornale la famiglia è stata trovata e contattata.

La bonifica del "bosco della droga"

Quella placchetta metallica corrosa, recante la scritta qui sopra, in corsivo,   è stata rilevata nei giorni scorsi dal metal detector dei volontari che, nel piccolo paese brianzolo,  stanno bonificando un'area da tempo degradata.  Un bosco dal cui sottosuolo negli ultimi mesi, tra stupefacenti, armi, cellulari e orologi rubati, è spuntato letteralmente di tutto. Non a caso è soprannominato il "bosco della droga". Ma un reperto del genere, così carico di significato e di storie ancora mute, tutte da raccontare,  nessuno si aspettava di trovarlo.

Antonio Ciocca,  di Gaetano

“Antonio Ciocca, figlio di Gaetano e di Maresi Teresa, classe 1920, Casirate d’Adda (Bergamo)”. Numero di matricola: 6217 (9)

Poche parole incise sulla superficie della piastrina, uno dei migliaia di esemplari prodotti dall'Esercito italiano per identificare i propri soldati, in caso di perdite sul campo di battaglia. Ognuno aveva la propria, spesso appesa al collo, con inciso il numero di matricola, il nome e - come si usava ai tempi - il nome dei genitori.  Gaetano e Teresa Maresi, in questo caso.

Seguendo quali peripezie  quella di Antonio Ciocca sia finita a Ceriano Laghetto, non è affatto chiaro. Di certo, nel 1944 in quella zona si trovava una polveriera che fu bombardata dall'aviazione inglese. Forse, a difendere quelle posizioni dell'Esercito italiano c'era anche lui, poco più che ventenne. Ma è una storia ancora tutta da ricostruire e proprio per questo come Giornale di Treviglio abbiamo deciso di rilanciare l'appello di quei volontari - di "Serpico" in particolare: questo il soprannome del volontario che ha trovato la piastrina - e  dell'Amministrazione comunale di Ceriano Laghetto, che vorrebbero ora mettersi in contatto con i parenti di quel giovane, che oggi avrebbe cento anni. Per restituire loro quell'oggetto carico, forse, di ricordi perduti.

Missione compiuta: i famigliari sono stati trovati e presto potranno riavere tra le mani il cimelio.

La piastrina ritrovata e una storia ancora da raccontare

E' lo stesso Comune a lanciare un appello online per rintracciare i parenti del soldato. Ne dà notizia PrimaSaronno.it.

"Chi era quel giovane, cosa ci faceva a Ceriano Laghetto, proprio nei pressi della grande polveriera, quella che fu attaccata dall’aviazione inglese il giorno di Natale del 1944? Sono le domande che si è posto il volontario Serpico, dopo avere riportato alla luce l’incisione della piastrina, ripulendo con pazienza, cura e grande rispetto quel frammento metallico, utilizzando anche la tecnica dell’elettrolisi e alcuni acidi speciali, che hanno restituito un pezzo di storia rimasto sepolto sotto terra, presumibilmente, per almeno 75 anni".

Sul Giornale di Treviglio in edicola domani, venerdì 9 ottobre, l'intervista esclusiva ai famigliari di Antonio Ciocca.

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