Covo

Stava fuggendo in Germania, fermato su un autobus il pakistano ricercato per omicidio

Khadim Hussain, 30enne pakistano, è sospettato dell'omicidio del connazionale Sajid Ahmad, ucciso domenica a coltellate

Stava fuggendo in Germania, fermato su un autobus il pakistano ricercato per omicidio
Pubblicato:
Aggiornato:

Aveva ancora indosso gli abiti sporchi di sangue quando le Forze dell'ordine svizzere lo hanno fermato a bordo di un autobus diretto in Germania. Si trova ora in arresto provvisorio, in attesa di essere riportato in Italia, Khadim Hussain, il 30enne pakistano, sospettato dell'omicidio del connazionale Sajid Ahmad, operaio di 29 anni, avvenuto al culmine di una lite la scorsa domenica a Covo. 

E' finita la fuga di Hussain

Una fuga breve la sua, finita con l'arresto, ieri sera, appena superato in confine con la Svizzera. Hussain, nel tentativo di far perdere le proprie tracce, aveva prima preso un treno per Milano e poi un autobus diretto a Monaco di Baviera, in Germania. E' lì che è scattato il controllo. Gli inquirenti stavano tenendo monitorati i suoi spostamenti. Dalle 16.30 di domenica, quando Hussain ha lasciato l'appartamento di via Pradone, 2 dove viveva insieme alla vittima e ad altri connazionali e dove si è consumato l'omicidio, fino a ieri sera.

Ricercato internazionale

Nelle ore subito successive all'omicidio i carabinieri hanno subito avviato le ricerche del 30enne inserendo i suoi dati per consentire il controllo del soggetto in caso di espatrio, tramite la Divisione S.I.Re.N.E. del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.

I movimenti sono stati ricostruiti grazie al telefono cellulare che nella tarda serata di domenica aveva agganciato una cella telefonica nell'hinterland di Milano. Poi l'uomo è stato localizzato in territorio svizzero a bordo di un autobus diretto in Germania. I carabinieri hanno contattato il Centro di Cooperazione di Polizia e Doganale (CCPD) di Chiasso richiedendo di contattare la Polizia Cantonale per fermare il bus - che non avrebbe fatto soste in Svizzera - e controllare il sospettato. Alle 4 del mattino la Polizia cantonale ha fermato il bus nel Cantone dei Grigioni e ha individuato e prelevato il sospettato insieme ad un altro pakistano, al momento estraneo ai fatti.

Fermato con gli abiti sporchi di sangue

Il 30enne riportava ferite recenti e i suoi abiti erano ancora sporchi di sangue. Questi elementi, insieme a quelli raccolti nel corso delle ore precedenti attraverso l’audizione delle persone informate sui fatti, consentivano al Pubblico Ministero di disporre il fermo del sospettato e la successiva internazionalizzazione del provvedimento che, tramite i canali di cooperazione internazionale, è stato trasmesso nel pomeriggio di martedì all’Autorità Giudiziaria elvetica, che l'ha trattenuto in custodia al solo fine estradizionale. Ieri il fermato ha dato il proprio consenso all’estradizione semplificata in Italia, che avverrà nei prossimi giorni.

Hussain, magazziniere regolare in Italia, condivideva appunto l'appartamento di Covo anche con la vittima, classe 1994 che risultava ancora residente al centro di accoglienza "Sant’Anna" di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone.

Seguici sui nostri canali