"Sono colleghi sotto copertura": così cinque carabinieri facevano annullare le multe ad amici e parenti
Succede tra Sarzana e S.Stefano Magra. Non si è trattato di un caso isolato, ma piuttosto di un "sistema" collaudato, attivo dal 2014 al 2018,
Approfittando del loro ruolo nell'Arma erano riusciti a far annullare multe per eccesso di velocità di amici e parenti, spacciandoli per agenti sotto copertura. Ma alla fine sono stati beccati. E così cinque carabinieri sono indagati per i reati di falso e abuso d'ufficio.
Fanno annullare multe di amici e parenti spacciandoli per agenti sotto copertura
Non si è trattato di un caso isolato, ma piuttosto di un "sistema", che ha portato i militari a reiterare a lungo il reato, per la precisione dal 2014 al 2018, come raccontato da Prima Il Levante. Cinque carabinieri sono stati denunciati per aver fatto annullare le multe di amici e parenti per eccesso di velocità, spacciandoli per agenti sotto copertura.
I militari dell'Arma in questione ora sono indagati per i reati di falso e abuso d'ufficio. L'infrazione sarebbe stata ripetuta almeno sei volte in quattro anni nei Comuni di Ameglia, Santo Stefano Magra e Sarzana, tutti in Liguria. Ma i carabinieri "furbetti" non agivano da soli: sul registro degli indagati sono iscritti pure i nomi del suocero di un appuntato e di altri conoscenti.
Come funzionava il trucco
Il trucco era molto semplice. Quando qualche amico o conoscente veniva immortalato dall'autovelox di turno a infrangere i limiti di velocità gli indagati spiegavano alla Polizia locale del Comune interessato che il mezzo immortalato dalle telecamere era impegnato in attività di pedinamento sotto copertura. Per queste ragioni tutte le sanzioni elevate venivano poi cancellate. Fino a quando non è emersa la verità, che ha portato all'indagine per tutti i coinvolti.