L'emergenza

Siccità, è stato d'emergenza in Lombardia fino al 30 settembre. "Cittadini, limitate il consumo di acqua al minimo indispensabile"

Il presidente Attilio Fontana raccomanda ai Comuni di limitare il più possibile l'impiego dell'acqua potabile.

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Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha firmato oggi, venerdì 24 giugno,  un decreto con il quale  dichiara lo "stato di emergenza regionale" che resterà in vigore fino al 30 settembre 2022, per affrontare la crisi idrica che sta colpendo da settimane tutta la Regione e non solo. Il decreto raccomanda "a tutti i cittadini di utilizzare la risorsa acqua in modo estremamente parsimonioso, sostenibile ed efficace, limitandone il consumo al minimo indispensabile".

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Siccità, Regione Lombardia raccomanda di ridurre i consumi di acqua

Il decreto del governatore Fontana raccomanda ai Comuni della Regione di limitare il più possibile l'impiego dell'acqua potabile per attività per le quali non ne sia necessario l'uso (quali ad esempio il lavaggio strade, l'irrigazione dei parchi pubblici e degli impianti sportivi quali campi di calcio, tennis, golf, ecc). Il documento esplicita altresì "di dare atto, in relazione alla situazione in essere, della necessità che gli enti competenti pongano in essere le azioni necessarie a contenere e ridurre le conseguenze della crisi idrica in atto, ivi compresa l'attivazione, ove possibile, di fonti alternative di approvvigionamento idrico".

L'appello a Roma

Il decreto contiene anche la richiesta "alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile di formalizzare la costituzione di una Cabina di regia permanente, congiunta tra lo Stato e le Regioni, a seguito della riunione tecnica urgente del 22/6/2022, per il monitoraggio della crisi idrica a livello nazionale e per la predisposizione di azioni finalizzate, sulla base della evoluzione degli scenari di severità idrica in corso, a fronteggiare adeguatamente la situazione emergenziale". Sul fronte dell'irrigazione dei campi, è di questa mattina l'accordo siglato in Regione con i produttori idroelettrici che controllano gli invasi montani, per il rilascio di circa 5 milioni di metri cubi di acqua al giorno, destinati, per quanto possibile, a rimpinguare i bacini idrici dei fiumi Adda, Brembo, Serio e Oglio (tramite il lago d'Iseo).

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