Si inaugura la panchina bianca dell'Aivis per ricordare tutte le vittime della strada
Il taglio del nastro si terrà domenica alle 10.30 in via Colleoni alla presenza dei parenti delle vittime, degli studenti e delle autorità
Una panchina bianca per ricordare tutte le vittime della strada. Verrà inaugurata domenica 19 novembre, alle 10.30 in via Colleoni 7, a Spirano in collaborazione con l’Associazione Italiana Vittime e Infortuni della Strada (Aivis), una realtà senza scopo di lucro che tutela e assiste gratuitamente le vittime della strada e i loro familiari e con il supporto dell’Amministrazione comunale, del Movimento Italiano Casalinghe (MOICA) e dal Rotary Club di Treviglio e pianura Bergamasca.
Una panchina bianca a Spirano
Particolarmente significativa sarà la presenza a Spirano di alcuni parenti delle vittime, di alcuni sopravvissuti e di tutta una comunità
che si stringerà nel ricordo.
"A novembre si celebra la Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada – sottolinea la presidente dell’Associazione Italiana Vittime e Infortuni della Strada Manuela Barbarossa -. Ricordare è importante: non è solo un esercizio di memoria, ma una forma di profondo rispetto per ciò che è stato. Celebrare questa occasione è altresì importante perché è un momento collettivo di condivisione, che ci aiuta a creare solidarietà. Questa giornata è anche un evento che, oltre a porre l’accento sulla necessità di non dimenticare ciò che accaduto, permette di accendere i riflettori su un problema troppo spesso sottovalutato dalle istituzioni, non compreso appieno nella sua drammaticità e rilevanza sociale, sanitaria e psicologica. Si tratta quindi di un momento fondamentale di sensibilizzazione delle coscienze".
In ricordo delle vittime della strada
La Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada sottolinea a livello internazionale l’importanza di rendere le strade sempre più sicure. Le statistiche degli incidenti e degli infortuni sulla strada solo allarmanti, a maggior ragione se si pensa ai più giovani: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i giovani tra i 16 e i 20 anni.
"Siamo onorati di essere stati scelti a livello nazionale per ospitare un progetto così significativo – spiega il sindaco di Spirano Yuri Grasselli –. Ringrazio la dottoressa Barbarossa, tutti i partner del progetto e tutti coloro che hanno seguito da vicino questa iniziativa, che sono certo rappresenterà un esempio da seguire anche per altre amministrazioni per condividere un’azione di prevenzione e per estendere sempre più una rete di memoria collettiva per non dimenticare mai i drammi che si verificano sulle nostre strade. Come amministrazione comunale siamo sinceramente vicini a tutti i parenti delle vittime spiranesi che ci hanno lasciato a causa di un incidente: questa panchina è per tutte loro".
Domenica l'inaugurazione
La cerimonia di inaugurazione si terrà alle 10.30 in via Colleoni, all’altezza del civico 7, all’inizio di una nuova pista ciclopedonale – realizzata proprio per abbattere il numero di incidenti lungo il tratto e garantire la massima sicurezza per pedoni e ciclisti – che verrà inaugurata nei prossimi mesi.
Dopo i saluti istituzionali, porterà il suo saluto la dottoressa Manuela Barbarossa che, insieme al sindaco e alle autorità presenti, procederà all’inaugurazione della panchina bianca. Sarà presente anche il parroco don Roberto Gusmini per una benedizione. Al momento parteciperanno anche alcuni studenti delle scuole del territorio, alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine e altre realtà istituzionali, tra le quali Regione Lombardia che verrà rappresentata dal consigliere regionale Giovanni Malanchini.
"Ho avuto il piacere di conoscere personalmente la presidente Manuela Barbarossa – dichiara Malanchini – e di approfondire da vicino l’operato dell’associazione in altre encomiabili iniziative realizzate a Milano. Ringrazio l’intera associazione per aver intrapreso a Spirano un percorso così significativo e per aver portato anche nel nostro territorio il loro grande lavoro di sensibilizzazione".