Senza comunità finirà per strada, venerdì sit-in di protesta contro lo sfratto di Massira

L'Unione inquilini manifesterà venerdì 22 marzo davanti all'appartamento in via Cavour a Treviglio.

Senza comunità finirà per strada, venerdì sit-in di protesta contro lo sfratto di Massira
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Senza comunità finirà per strada, venerdì sit-in di protesta in difesa di Massira. Continua a tenere banco la vicenda di Massira per la quale, lo scorso novembre, a Treviglio, si era tenuto un primo sit-in di protesta dell'Unione inquilini. Venerdì 22 marzo 2019 alle 9 altra protesta in via Cavour.

Lo sfratto di Massira

Della vicenda ve ne avevamo già parlato a novembre quando la donna, in seguito a un primo tentativo di sfratto, aveva denunciato un parente del proprietario di casa per aggressione. Una ricostruzione che l'aggressore aveva subito respinto chiarendo la propria posizione.

“Io l’ho solo allontanata. Di sicuro non l’ho spintonata a terra né non l’ho colpita in alcun modo", si era difeso proponendo la sua versione dei fatti nei quali Massira se la sarebbe presa con la moglie dell'uomo che si trovava con lui in auto.

Manifestazione in città

Il 23 novembre 2018, a Treviglio, era sfilato un corteo per denunciare l’aggressione e il sindaco Juri Imeri aveva ricevuto una delegazione garantendo che la donna non sarebbe stata lasciata sola. Massira, che vive con i suoi due figli minorenni, a causa delle difficoltà economiche, dovute all’abbandono del tetto coniugale del marito e alla precarietà lavorativa (riceve un reddito mensile di circa 500 euro), non è più riuscita a sostenere l’affitto.

Dopo che il locatario aveva avviato la pratica di sfratto, ora il Tribunale di Bergamo ha ordinato all’ufficiale giudiziario, accompagnato dalle forze dell’ordine, di sgomberare l’alloggio dalle persone che lo occupano. Pertanto, se lo sfratto verrà eseguito, Massira e i due figli si troveranno in strada.

In attesa di alloggi comunali

Massira ha presentato domanda di assegnazione di alloggio di edilizia residenziale pubblica a Treviglio nel corso del bando di concorso apertosi a dicembre 2018 e risulta classificata in diciannovesima posizione nella graduatoria. Quindi, se tutto procederà come nelle previsioni dell’Amministrazione comunale, sarà destinataria dell’assegnazione di un alloggio nei prossimi mesi.

Gli attivisti di Unione Inquilini si attendevano che i Servizi sociali avrebbero collocato la donna in una comunità di accoglienza per donne sole con minori in attesa dell’assegnazione della casa popolare. Invece nell’ultimo colloquio, tra gli attivisti di Unione Inquilini e l’Assistente sociale, pare sia stata esclusa la collocazione in una struttura protetta. La giovane madre è stata invitata a fare le valigie e trovare una ospitalità, a proprie spese, in una struttura alberghiera.

L'Unione inquilini: "Non la lasceremo sola"

“Per l’ennesima volta a Treviglio vengono violate tutte le obbligazioni legali che, come ricordato dal Rapporto della Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per il Diritto alla casa, derivano dalla ratifica da parte dello Stato italiano del ‘Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali’ e che impongono alle autorità locali, azioni concrete per trovare soluzioni abitative dignitose per i bambini minorenni (in modo da non separarli dai genitori) - commenta Fabio Cochis, segretario di Unione Inquilini - L’Unione Inquilini chiede pertanto che si attenga all’impegno, che ci aveva dichiarato a novembre di non lasciare sola Massira.”

Per questi motivi gli attivisti anti-sfratto saranno presenti venerdi 22 marzo, dalle 9 in avanti, per presidiare l’alloggio di Massira in via Cavour 10 a Treviglio.

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