Stroncata dal male a 46 anni, Sara è volata in cielo

Grazie alla sua fede incrollabile ha affrontato la malattia, ma ieri, dopo quasi due anni di lotta si è dovuta arrendere

Stroncata dal male a 46 anni, Sara è volata in cielo
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,Ha lottato finché ha potuto contro la malattia che l’aveva colpita. Ancorata alla sua incrollabile fede e al sostegno della sua famiglia ha reagito davanti a tutto, fino alla fine. Ma il male è stato più forte e ieri se l’è portata via. Sara Vitali, aveva 46 anni, una forza immensa dentro sé e un sorriso che non si spegneva mai.

Una forza incredibile

Sara se n'è andata ieri dopo che la malattia, contro cui stava combattendo da meno di due anni, è tornata a farsi sentire sempre più aggressiva.
«E’ iniziato tutto da un neo - ha raccontato il fratello Stefano - Nessuno avrebbe pensato a conseguenze così gravi. Prima le operazioni, poi le cure con la chemioterapia a Milano e poi a Bergamo con un’immunoterapia sperimentale. Per qualche tempo la malattia si era fermata lasciando spazio alla speranza, poi però, è tornata con forza e qualche mese fa Sara è stata affidata alle Cure Palliative della Società Finisterre.
«Ringraziamo la dottoressa Cortinovis e le infermiere Elena e Anna per l’umanità, il garbo, la forze e l’estrema disponibilità che hanno dimostrato - hanno proseguito i famigliari - Purtroppo era arrivata a un punto in cui soffriva troppo. Non era giusto».

Arcene - Sara Vitali, aveva 46 anni

Punto di riferimento

Sara, che per 25 anni aveva lavorato alla mensa dell’ospedale di Zingonia, aveva rinunciato alle tipiche esperienze della gioventù un po’ per caso e un po’ per responsabilità. Dopo la morte della madre era diventata il punto di riferimento del padre Giuseppe e dei fratelli Stefano e Rachele, con cui era legatissima. Solo negli ultimi anni, grazie a una nuova relazione, era sbocciata. «Prendevano e partivano a qualsiasi ora per andare ovunque volessero senza una meta precisa - hanno ricordato sorridendo - Ha vissuto questi anni, ancora prima della malattia, a pieno. A 40 anni è difficile trovare qualcuno con quella resistenza e voglia di fare, invece loro insieme facevano di tutto: dal mare alla montagna anche nello stesso giorno».

Domani i funerali

Domani, alle 10, la chiesa parrocchiale ospiterà l’ultimo caldo abbraccio a Sara da parte della comunità di Arcene. A celebrare le esequie sarà don Alessandro Dehò che, saputo della sua scomparsa, ha annullato le vacanze per restare vicino alla famiglia e celebrare i funerali.

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Commenti
Zanotti Diego

Non ci sono parole Non ci sono parole le parole escono dopo sono rimaste in letargo aspettando tempi migliori. Fanno capolino come le prime viole escono senza chiederti il permesso, si radicano nel tempo a venire ancorate al fondo del tuo cuore. Non temono tempeste burrasche hanno paura solo di essere rinchiuse ancora dimenticate in qualche angolo a marcire. Non ci sono parole nei giorni funesti nei baci bagnati da gocce dal gusto salato nei piccoli gesti si percorre il passato. Non ci sono parole regna il rimpianto il dubbio di non avere fatto abbastanza di non aver avuto pazienza di non averti donato parole che ho tenuto nascosto pensando che tu non ne avevi bisogno. Non ci sono parole........ Zanotti Diego Condoglianze

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