Rotary Club e Polizia di Stato unite contro le truffe
Il vicequestore Marco Cadeddu, dirigente del Commissariato di Treviglio, terrà una relazione domani, venerdì 12 maggio dalle 15, alla Casa del Pellegrino

Come difendersi dalle truffe online, ma non solo. Se ne parla con il Rotary Club Treviglio e Pianura Bergamasca in collaborazione con la Polizia di Stato.
Truffe in aumento: +42%
Le truffe on line, in particolare ai danni delle persone anziane, sono in continua crescita: in Bergamasca nel solo 2022 hanno raggiunto quota 3.500. E di queste quasi 500 ai danni di persone di età superiore ai 65 anni. Il fenomeno ha conosciuto un autentico boom tra il 2019 e il 2022 con un incremento del 42% dei casi.
Di fronte a questa minaccia che rischia di diventare una emergenza, il Rotary Club Treviglio e Pianura Bergamasca ha organizzato, in collaborazione con il locale Commissariato della Polizia di Stato, un incontro con la popolazione per illustrare le dinamiche di queste truffe e fornire gli strumenti per difendersi da personaggi senza scrupoli che si nascondono dietro l’anonimato o fantomatiche aziende.
Un incontro con il vicequestore
Il vicequestore Marco Cadeddu (nella foto in evidenza), dirigente del Commissariato di Treviglio, terrà una relazione domani, venerdì 12 maggio dalle 15, alla Casa del Pellegrino. Nel corso dell’incontro, che è stato organizzato in collaborazione con la Parrocchia San Martino di Treviglio, non ci si limiterà alle truffe online, ma saranno esaminati anche i problemi della sicurezza tra le mura domestiche. Quindi non solo raggiri sul web, ma anche truffatori porta a porta e topi d’appartamento.
"Le Forze dell'ordine non chiamano mai chiedendo soldi"
Sulla piaga delle truffe, che sta assumendo i tratti di un’emergenza, è recentemente intervenuto il questore di Bergamo Stanislao Schimera che in un’intervista ha voluto richiamare l’attenzione anche su quello che non ha esitato a definire "il fenomeno più fastidioso in assoluto: quando la vittima viene contattata da fantomatici operatori di polizia che riferiscono di un incidente causato da un parente, dichiarato come in stato di fermo e che si potrà togliere dai guai soltanto sborsando somme di denaro ritirate direttamente a casa. Ecco, ci tengo a dire che la polizia, così come nessun’altra forza dell’ordine, agisce in questo modo: non telefoniamo a casa chiedendo soldi e tantomeno ci presentiamo alla porta di casa a ritirarli, a volte chiedendo anche gioielli".