Romano, assessori regionali in visita alla Rocca Viscontea - TreviglioTv

Romano, assessori regionali in visita alla Rocca Viscontea - TreviglioTv
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Redazione, venerdì 12 maggio 2017

 

 

Visitatori d'eccezione mercoledì pomeriggio alla Rocca di Romano: gli assessori regionali Alessandro Sorte, Claudia Terzi e Cristina Cappellini hanno fatto un tour guidato della struttura, alla scoperta della storia ma anche dei problemi del maestoso edificio.

 È stata una visita guidata decisamente diversa dall'ordinario quella a cui hanno preso parte mercoledì pomeriggio tre membri della Giunta regionale lombarda.

L'associazione Iconema, avendo saputo che gli assessori alla cultura, all'ambiente e alle infrastrutture di Regione Lombardia sarebbero stati nella Bassa per visitare il palazzo visconteo e la chiesa di Sant'Andrea di Brignano, non si è certo lasciata sfuggire l'occasione per puntare ancora una volta i riflettori sulle condizioni di conservazione della Rocca Viscontea. Guidati dalla presidente di Iconema, l'architetto e storica dell'arte Silvia Carminati, Cappellini, Sorte e Terzi hanno visitato la struttura, in modo da rendersi conto  non solo dei problemi strutturali dell'edificio ma anche dell'importanza di preservare e valorizzare il simbolo della città di Romano.

"Dopo decenni di totale abbandono dell'edificio - ha detto il vicesindaco Alberto Beretta - negli ultimi anni l'Amministrazione si è impegnata per risolvere almeno le situazioni di emergenza che abbiamo trovato quando per la prima volta siamo entrati nella Rocca. Abbiamo già stanziato fondi di bilancio per riparare parte del tetto e la loggetta del Colleoni, ma è ovvio che un singolo comune non possa farsi carico dell'intera ristrutturazione".

Per sistemare la Rocca, le cui condizioni sono state gravemente compromesse non solo dal trascorrere del tempo ma anche da interventi di ristrutturazione fatti anni fa senza il minimo rispetto della storicità dell'edificio e da un'impiantistica installata in modo decisamente invasivo.

"La Regione - ha detto l'assessore alla Cultura Cristina Cappellini - è in procinto di attivare due diversi bandi che potrebbero essere utili per la Rocca di Romano: il primo che finanzia importi di piccola entità per il tamponamento di situazioni emergenziali e il secondo mirato al supporto di operazioni di valorizzazione e aumento della fruibilità dei beni culturali, il Fondo di Rotazione che dovrebbe essere riattivato alla fine di quest'anno".

Finanziamenti ai quali il comune di Romano non potrà però accedere senza una progettualità a lungo termine: il primissimo passo da fare è sicuramente quello del rilievo. Uno è stato fatto, come esercizio, da un gruppo di studenti dell'Università di Bergamo, ma non basta. Serve un rilievo fatto da un professionista qualificato che faccia da base ad un progetto. Progetto che non può essere fatto senza però avere le idee chiare sulle destinazioni d'uso future della Rocca, che ad oggi ospita uno strano mix di attività diverse, dal museo agli uffici comunali.

"Con ogni probabilità il comune istituirà un tavolo di lavoro al quale parteciperanno tutti i soggetti coinvolti nella valorizzazione e nella tutela dell'edificio per decidere la destinazione d'uso dei vari spazi - ha detto Beretta - questo implica anche la necessità di trovare una diversa collocazione per gli uffici e le attività che oggi hanno sede nella Rocca".

Al tavolo parteciperà sicuramente l'associazione Iconema, che nei suoi due anni di attività ha fatto tanto per la salvaguardia della Rocca: dalla campagna "Adotta un mattone" alla cena medievale dello scorso settembre. "Abbiamo tante idee su come questi spazi potrebbero essere utilizzati - ha detto la presidente Silvia Carminati - potrebbe diventare un polo museale ma non solo".

Una volta fatti i rilievi e scelta la destinazione d'uso degli spazi il Comune potrà affidare la stesura di un progetto di riqualificazione dell'edificio a un professionista, in modo da farsi trovare pronto per accedere ai bandi regionali. In assenza di un progetto non si può infatti accedere ad alcun finanziamento e non si può far altro che procedere con interventi emergenziali di entità medio-piccola, come quelli di riparazione del tetto già decisi.

La ristrutturazione totale della Rocca costerebbe diversi milioni di euro e per finanziarla non si esclude nemmeno che l'Amministrazione possa stringere un accordo di programma con Provincia, Regione e Demanio. Nel frattempo le centinaia di visitatori che ogni mese arrivano in città per visitare la il centro storico sembrano suggerire che la Rocca, nelle mani giuste, potrebbe facilmente trasformarsi in una risorsa inestimabile per Romano e i suoi cittadini.

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