Rientra dall'Alto Adige con droga e contanti, arrestata VIDEO
Ad attendere la donna, una 52enne pluripregiudicata, c'erano però i carabinieri allertati dai colleghi di Bolzano.
Voleva rientrare al suo domicilio, a Fara Olivana con Sola, carica di cocaina e contanti, ma a guastarle la festa ci hanno pensato i carabinieri.
Rientra a Fara Olivana dall'Alto Adige
L'inizio della Fase 2, lo scorso 4 maggio, ha dato - come si sa - la possibilità di far rientro al proprio domicilio e di spostarsi anche al di fuori della regione di residenza per comprovati motivi di salute e di lavoro. E ad approfittarne sono anche i delinquenti. Come è successo a Fara Olivana.
Ieri, in tarda serata, i militari della Sezione Operativa di Treviglio e della Stazione di Romano di Lombardia, sono stati contattati dai colleghi di Bolzano dello spostamento nella provincia autonoma da parte di una donna pluripregiudicata residente a Fara Olivana con Sola. Per questo hanno deciso di predisporre un controllo al suo rientro, stante un’autocertificazione rilasciata ai militari altoatesini la cui motivazione era sembrata davvero poco plausibile.
Controllo a sorpresa
Così è finita in manette L.T., 52enne di origini romene già sottoposta all’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria. Un controllo che sarebbe potuto essere di routine ma dai risvolti davvero inaspettati. La donna, all’atto del controllo avvenuto nei pressi del proprio domicilio, ha infatti palesato un crescente
nervosismo alle incalzanti domande degli investigatori che ha poi indotto i militari a procedere a una perquisizione dell’auto su cui viaggiava, una Volkswagen Tiguan di proprietà di un cittadino marocchino residente in Brianza.
In auto droga e contanti
Nel gruppo ottico posteriore sinistro dell’auto è stato trovato oltre un chilogrammo di cocaina suddivisa in quattro involucri nonché la somma di 2.170 euro ritenuti provento dell’illecita attività di traffico e pertanto sottoposta a sequestro con l’ingente quantitativo di stupefacente. La cocaina, pura al 95%, tagliata e venduta al mercato del piccolo spaccio avrebbe fruttato oltre 200mila euro. L’arrestata, al termine delle formalità di rito, è stata trasferita Casa Circondariale di Bergamo a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.