Presentata Ready, la rete anti discriminazioni
Il progetto mira a individuare, mettere a confronto e diffondere politiche di inclusione sociale per le persone lgbt realizzate dalle Pubbliche amministrazioni.

Anche l’Ambito di Treviglio potrebbe aderire a Ready, la rete contro le discriminazioni di Arcigay.
Il progetto è stato presentato ieri sera, 18 novembre 2019, dall’associazione bergamasca Arcigay Bergamo Cives ai sindaci che compongono l'Ambito di Treviglio rappresentati dal presidente Fabio Ferla e dal vicepresidente Gabriele Riva. Non si è tuttavia ancora formalmente deciso nulla sull’adesione.
Ready, in rete contro le discriminazioni
Da anni in tutto Italia si sta sviluppando la rete Re.a.dy Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, e la provincia di Bergamo attualmente conta 8 comuni che hanno aderito: Bergamo, Arzago D’Adda, Curno, Levate, Osio Sopra, Valnegra,Comun Nuovo e Almè.
Ieri sera l'associazione ha chiesto ai Comuni che fanno parte dell'Ambito di Treviglio (Arcene, Arzago D’Adda, Brignano Gera D’adda, Calvenzano, Canonica d’Adda, Caravaggio, Casirate d’Adda, Castel Rozzone, Fara Gera D’Adda, Fornovo San Giovanni, Lurano, Misano di Gera D’Adda, Mozzanica, Pagazzano, Pognano, Pontirolo Nuovo, Spirano, Treviglio) di aderire al progetto che mira a individuare, mettere a confronto e diffondere politiche di inclusione sociale per le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender realizzate dalle Pubbliche amministrazioni a livello locale.
Obiettivi e doveri
Tra gli obiettivi anche quello di contribuire alla diffusione di buone prassi su tutto il territorio nazionale mettendo in rete le Pubbliche Amministrazioni impegnate nella promozione dei diritti delle persone lgbt e supportare le Pubbliche Amministrazioni nella realizzazione di attività rivolte alla promozione e al riconoscimento dei diritti delle persone lgbt.
La rete dovrà promuove nelle Pubbliche Amministrazioni un'attenzione permanente all’emersione dei bisogni della popolazione lgbt e opera affinché questi siano presi in considerazione anche nella pianificazione strategica degli Enti, diffondere i propri obiettivi e le esperienze realizzate nel territorio nazionale attraverso idonee campagne di comunicazione sociale, promuove nuove adesioni alla Rete e la realizzazione di azioni positive e intraprende iniziative di dimensione europea.
La rete si pone, inoltre, presso i Ministeri competenti, quale interlocutore attivo per l’affermazione dei diritti di piena cittadinanza delle persone lgbt e per il superamento delle discriminazioni, organizza una giornata tematica con eventi diffusi sul territorio nazionale (come quella del 17 maggio Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia), opera per la diffusione presso le Pubbliche Amministrazioni delle esperienze formative realizzate dai partecipanti alla Rete, ricerca fondi per le attività, individua annualmente le linee guida, gli obiettivi prioritari e le strategie di azione.
Alla rete aderiscono già Regioni, Province Autonome, Province, Comuni e Associazioni oltre alle istituzioni e agli organismi di parità.
Coloro che aderiscono si impegnano quindi a sottoscrivere la “Carta di intenti”, avviare, dove possibile, un confronto con le associazioni lgbt locali, favorire l’emersione dei bisogni della popolazione lgbt e operare affinché questi siano presi in considerazione anche nella pianificazione strategica degli Enti.