Rapinata sulla carrozza anti-rapina

Vi ricordate la carrozza anti-rapina? Non sono poi così anti-rapina, racconta una 37enne di Treviglio. Derubata, nell'indifferenza degli altri passeggeri.

Rapinata sulla carrozza anti-rapina
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Rapinata sulla carrozza anti-rapina. E' successo ieri a una trevigliese in viaggio verso Milano.

Safe and quiet: carrozza anti-rapina

Le avevano battezzate "Safe and quiet on board". L'anno scorso, in piena emergenza sicurezza, erano nate proprio come  carrozze sicure e videosorvegliate, riservate alle donne viaggiatrici delle linee del Passante ferroviario che vogliono sentirsi più tranquille durante gli spostamenti sui treni. Peccato che a una 37enne di Treviglio sia andata decisamente in un altro modo. E' successo ieri sera, mercoledì. Emanuela - è il suo secondo nome: preferisce non fornire ulteriori dettagli - aveva preso da poco il treno delle 20.25 in direzione Milano, ed era seduta sul suo sedile parlando al telefono. Viaggiando di sera, aveva scelto la carrozza "safe and quiet" proprio per evitare quello che invece è successo nel giro di pochi secondi.  E invece... All'improvviso, nonostante il treno non fosse deserto, si è vista strappare il telefono dalle mani da un uomo che percorreva il corridoio correndo, provenendo dalle sue spalle.

Rapinata del cellulare alle spalle

"L'ho inseguito per tre carrozze, cercando aiuto e gridando" ha raccontato. Ma né il personale di bordo, né gli altri passeggeri, le hanno dato una mano. "Nell'indifferenza più totale, ho inseguito il ladro che correva tra le carrozze, anche salendo al primo piano" ha continuato. "Nel giro di pochi minuti siamo arrivati a Melzo. Ero riuscita a bloccarlo: per qualche secondo l'ho anche tenuto fermo. Ma dopo una piccola colluttazione, ha avuto la meglio. E dato che nel frattempo il personale aveva aperto le porte, è riuscito a fuggire con il mio telefono".

Ignorata da tutti

Inutile dire che la donna ha sporto denuncia dell'accaduto alla Polfer di Treviglio, ma al momento non ci sono grandi indizi per risalire al rapinatore. "E' un uomo alto, probabilmente nordafricano e dal volto particolare: l'ho già visto più volte sulla linea Milano-Varese..." spiega la malcapitata. A fare impressione, resta però soprattutto l'indifferenza degli altri viaggiatori. "Nessuno mi ha aiutata" spiega. "Né tra le persone sul treno, né il personale di bordo che alla stazione di Melzo non è nemmeno sceso per controllare la salita e discesa dei passeggeri. Il rapinatore ha potuto tranquillamente scappare senza problemi". Da capire ora se le telecamere abbiano ripreso l'accaduto e possano ora aiutare nelle indagini.

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