Lupi in bergamasca

Quelli avvistati in Valle Seriana sarebbero davvero dei lupi: lo conferma la Regione

Gli animali sono stati immortalati qualche settimana fa con una fototrappola in zona Roncaglia a Gandellino.

Quelli avvistati in Valle Seriana sarebbero davvero dei lupi: lo conferma la Regione
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Gli animali sono stati immortalati qualche settimana fa con una fototrappola in zona Roncaglia a Gandellino.

È probabile che quelli avvistati in Valle Seriana siano per davvero lupi. A confermarlo la stessa Regione Lombardia, in merito agli animali immortalati qualche settimana fa con una fototrappola in zona Roncaglia a Gandellino. Si tratta di due esemplari, uno dei quali senza una zampa, tra l'altro già segnalati negli ultimi anni in altre zone sia della Bergamasca che in Valtellina.

Prove certe che si tratti di lupi non ce ne sono. Sono in corso accertamenti da parte della Polizia Locale, che sta cercando e verificando eventuali tacce biologiche e stabilire ufficialmente se tratta di lupi oppure no, anche se per Regione è «molto probabile». Il presidente del Parco delle Orobie Bergamasche, Yvan Caccia, appella alla prudenza. «In rete girano spesso, realizzati ad arte, filmati e foto di predazioni che non sono per nulla avvenute nella nostra provincia ma da tutt'altra parte del mondo».

Se quelli di Gandellino sarebbero effettivamente lupi, non si può dire lo stesso della segnalazione ricevuta da Gromla, località del Comune di Valgoglio, in cui un uomo sarebbe stato circondato da un vero e proprio branco. In questo caso, qualche dubbio effettivamente c'è: più che lupi, potrebbe essersi invece trattato di cani incustoditi. «Non abbiamo segnalazioni in quelle zone - ha spiegato Regione - e accerchiamenti di quel tipo non sono segnalati. Ci sembra improbabile si tratti di lupi».

Soltanto qualche settimana fa una segnalazione in seguito al rilevamento di una carcassa di daino sbranata aveva portato a credere che vi fossero dei branchi, allarmando gli allevatori. In realtà, come spiegato dall'istruttore direttivo tecnico del Parco Adda Nord Giuliana De Filippis, si sarebbe trattato di «tracce di passaggi fugaci».

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