Puzza di pop corn a Treviglio, il Comune convoca l'azienda

L'interpellanza delle opposizioni sui miasmi di Comagri in via Brignano.

Puzza di pop corn a Treviglio, il Comune convoca l'azienda
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La puzza di pop corn che spesso appesta la città non è nociva. Dopo averlo più volte ripetuto sui social e anche sulla stampa, il sindaco Juri Imeri martedì sera ha rassicurato anche il Consiglio comunale sugli odori molesti che provengono dalla ditta "Comagri" di via Brignano, azienda che si occupa della spremitura di semi vegetali con produzione di olii a uso alimentare, oleotecnico e industriale. Giovedì però, per cercare di risolvere il problema, l'Amministrazione ha convocato una riunione con i capigruppo consiliari, l'azienda e l'ufficio Ambiente.

L'interpellanza sulla puzza di pop corn a Treviglio

La questione era arrivata in Consiglio comunale quando i consiglieri di opposizione Erik Molteni, Emanuele Calvi, Gianluca Pignatelli, Cristina Ronchi e Laura Rossoni, hanno presentato un’interpellanza sulle molestie olfattive che ormai sono diventate un incubo per molti trevigliesi, in particolare per coloro che vivono nel quartiere «Bollone». I consiglieri hanno chiesto se siano stati effettuati gli adeguati controlli in modo da poterne escludere la pericolosità per la salute dei cittadini e se vengono rispettati gli standard di sicurezza. Inoltre chiedono di sapere i risultati degli eventuali controlli effettuati e delle relative certificazioni rilasciate, sia in ambito ambientale che di sicurezza sul lavoro e di installare sul territorio comunale apparecchiature adibite alla rilevazione tempestiva delle molestie olfattive.

«Nessun documento ha mai rilevato problemi concreti e potenziali per la salute dei cittadini - ha spiegato Imeri - Nel luglio 2019 Arpa Lombardia ha riscontrato che “i parametri nel flusso dell’emissione rispettano abbondantemente i limiti stabiliti dalla normativa” e le analisi fatte pervenire periodicamente dalla ditta hanno rilevato il rispetto dei limiti di emissione».

"Non percorribile" un monitoraggio tecnologico

Il sindaco ha poi aggiunto che da tempo la ditta è oggetto di monitoraggi e non si sono mai rilevate situazioni anomale. Per quanto riguarda l’eventuale installazione di apparecchiature rilevatrici di molestie olfattive, Imeri ha spiegato che l’ipotesi, in accordo con enti competenti, è stata ritenuta non percorribile.

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