Cortenuova

Polo intermodale, eliminata un’area boschiva, la compensazione di alberi sarà... a Pavia

La Provincia ha eliminato un area verde a Cortenuova dove sorgerà il nuovo insediamento logistico da 330 mila metri quadri

Polo intermodale, eliminata un’area boschiva, la compensazione di alberi sarà... a Pavia
Pubblicato:
Aggiornato:

La Provincia ha eliminato un area verde a Cortenuova dove sorgerà il nuovo insediamento logistico da 330 mila metri quadri.

Polo intermodale

Cemento e smog nella Bassa compensati da un bosco di diecimila metri quadri in provincia di Pavia a 70 km di distanza. E’ questa l’ultima e paradossale evoluzione riguardante al realizzazione del polo intermodale nell’area delle ex acciaierie emersa dalla delibera emessa dalla provincia di Bergamo l’8 agosto. Il nuovo polo intermodale si estenderà su circa 330 mila metri quadri tra la frazione Santa Maria del Sasso di Cortenuova, l’ex centro commerciale "Le Acciaierie", la linea ferroviaria Milano-Brescia e la zona di via Trieste. "Inland terminal", questo il nome del progetto, dovrebbe essere realizzato dal Gruppo Msc, secondo vettore marittimo al mondo nel trasporto container. Nei mesi scorsi è stata anche costituita una società apposita, "Cortenuova Freight Station": è partecipata al 60% da Medlog, società di trasporto del Gruppo Msc, e al 40% dallo sviluppatore immobiliare "Vitali" che materialmente si occuperebbe di dar vita alla nuova infrastruttura intermodale. E’ l’ennesima costruzione di questo tipo che si avrà su un territorio già molto cementificato in tempi recenti e che a quanto pare, sarà ulteriormente congestionato.

La compensazione distanziale

Questa nuova creazione ha ottenuto il via libera per la sua realizzazione dalla Provincia di Bergamo nello scorso 8 agosto, con una delibera che ha di fatto eliminato circa 5500 metri quadrati di area boscata. La determina prevede che la compensazione per l'eliminazione dell'area boscata avvenga attraverso la piantumazione di nuovi alberi in un'area di circa 10 mila metri quadri nel Comune di Rea, in provincia di Pavia, cioè a 68 km di distanza in linea d'aria. Questo, proprio per la già drammatica situazione ambientale legata alla pessima qualità dell’aria rilevata da enti competenti in tempi non sospetti, ha ulteriormente aggravato la preoccupazione dei cittadini e delle associazioni ecologiste come il circolo di Legambiente Serio e Oglio che ha esternato il proprio disappunto attraverso un comunicato stampa.

 

Logica inaccettabile

"Questo provvedimento ha suscitato profonda preoccupazione e incredulità per diverse circostanze.- ha detto il presidente del circolo Paolo Falbo - Per primo la compensazione ambientale distanziale. Questa decisione è incomprensibile, poiché non affronta l'impatto paesaggistico locale causato sia dalla vastità dell'impianto, sia dalla rimozione di un'area verde boscata e protetta. Gli Impatti Ambientali Locali. L'eliminazione di un'ampia superficie boscata per fare spazio a cemento e asfalto ha gravi ripercussioni sull'ambiente, sulla flora e fauna locali e sul microclima (fenomeno delle isole di calore). È essenziale che la tutela del paesaggio preveda la conservazione di queste aree boscate e che ogni compensazione avvenga localmente, per beneficiare direttamente la comunità colpita dalla perdita del bosco. È emerso che la scelta del Comune di Rea non è casuale. In quella zona sono previsti nuovi insediamenti ad alto impatto ambientale, che dovrebbero avere proprie misure di compensazione e non beneficiare di interventi provenienti da altri contesti".

Leggi di più su Romano week da domani, 20 ottobre, in edicola

Seguici sui nostri canali