Zingonia

Policlinico San Marco: parla il primario di Pronto soccorso INTERVISTA

La squadra del policlinico, fianco a fianco con la sanità pubblica contro Coronavirus.

Policlinico San Marco: parla il primario di Pronto soccorso INTERVISTA
Pubblicato:
Aggiornato:

È sicuramente ancora troppo presto per dire che l’emergenza stia rientrando ma si inizia a vedere una luce in fondo al tunnel del maledetto Covid-19.
Lo dicono i numeri degli ospedalizzati diffusi da Regione Lombardia, che registrano una frenata nei contagi e lo dicono anche i medici che, dalla prima linea, iniziano a vedere i primi segni di miglioramento della situazione. Come il dottor Giuseppe Galbiati, responsabile del Pronto soccorso del Policlinico San Marco di Zingonia, che ogni giorno dalla fine di febbraio si sta occupando di accogliere i pazienti affetti da Coronavirus.

Partiamo dai numeri. È vero che negli ultimi giorni c’è stato un miglioramento della situazione?

Sicuramente sì. Abbiamo vissuto un periodo di grande tensione da 40 giorni a questa parte, con i casi in continuo aumento. Nelle scorse settimane siamo arrivati ad avere picchi di 60 ricoveri al giorno di pazienti Covid. In pochissimo tempo abbiamo riconvertito tutti i reparti di 4 piani in reparti Covid, e siamo arrivati ad avere fino a 190 pazienti ricoverati nello stesso momento. Poi, piano piano, la situazione è leggermente migliorata: fino a settimana scorsa contavamo una trentina di ricoveri al giorno mentre ora ci attestiamo sui 15 ricoveri al giorno. Circa un quarto rispetto al momento più intenso.

Come avete gestito la situazione?

Noi a Zingonia già dall’ultima settimana di febbraio abbiamo creato una speciale unità di crisi che si riunisce tutti i giorni per fare il punto della situazione e stabilire il da farsi. Questo approccio ci ha permesso di gestire al meglio una situazione nuova e per noi mai vista. I primi giorni sono stati complicati poi, una volta che la macchina si è messa in moto, siamo riusciti a gestire tutto nonostante l’enorme mole di lavoro e nonostante la continua defezione di personale, colpito dall’infezione. E questo è merito del personale che in questo momento di crisi ha dato la propria disponibilità a lavorare anche oltre il proprio orario, con grande sacrificio e senso del dovere. Per quanto riguarda il Pronto soccorso abbiamo raddoppiato i turni e abbiamo implementato i posti in rianimazione, di fatto raddoppiando quella esistente.

Sanità pubblica e sanità privata. In tanti hanno detto che solo la prima era impegnata nel contrasto al Coronavirus, cosa ne pensa?

E’ sicuramente una falsa credenza. Il Policlinico San Marco fa parte del Gruppo San Donato, lo stesso del San Raffaele, e credo che tutti possano aver apprezzato quello che è stato fatto lì per il contrasto all’epidemia.

Leggi la lunga intervista al primario sul Giornale di Treviglio di venerdì 2 aprile. In edicola, o sullo sfogliabile online QUI

TORNA ALLA HOME

Seguici sui nostri canali