Spirano

Piove e il cortile dello "Stallazzo" diventa un lago

La replica di Aler: "Ci spiace sentire segnalazioni di questo tipo, siamo intervenuti in modo rapido".

Piove e il cortile dello "Stallazzo" diventa un lago
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E’ successo tre volte in venti giorni. Piove, e il cortile delle case Aler di Spirano al 7 di via Fiume, il cosiddetto «Stallazzo», diventa un lago. Una situazione dovuta certamente alle bombe d’acqua che sempre più spesso colpiscono anche la pianura, impreparata a fenomeni metereologici «estremi», ma sicuramente aiutata, dicono gli inquilini, dalla carente manutenzione dell’impianto di smaltimento delle acque meteoriche, i cui tombini spesso sono pesantemente intasati.

Piove e lo "Stallazzo" diventa un lago

L’ultimo episodio è avvenuto sabato pomeriggio e i danni sono stati tutt’altro che limitati, per gli inquilini che abitano al pianterreno.

«Mio padre aveva dieci centimetri di acqua in casa - spiega ad esempio Clelia Radavelli, figlia di un inquilino con disabilità che vive in uno degli appartamenti - Abito a Ghisalba, e ogni volta veniamo chiamati anche in serata o durante la notte per intervenire, dal momento che mio padre ha avuto un ictus una quindicina di anni fa e non riesce da solo a liberare l’appartamento dall’acqua. Abbiamo dovuto utilizzare tappeti e asciugamani per tamponare l’allagamento e poi scopare l’acqua fuori».

Una situazione decisamente insostenibile, soprattutto da quando gli episodi si sono fatti più frequenti. Elio Radavelli, 72 anni, si è trovato in più di un’occasione a dover fronteggiare dieci centimetri di acqua muovendosi con l’aiuto di un bastone.

«Da dieci anni mio padre paga l’affitto all’Aler in modo puntualissimo, ci pare che sia una richiesta legittima effettuare un po’ di manutenzione dei canali di scolo - ha continuato Radavelli, che nei gironi scorsi ha scritto una mail sia all’Aler che al Comune per segnalare il disagio.

Bomba d'acqua straordinaria

«La bomba d’acqua che ha colpito Spirano nei giorni scorsi è stata veramente eccezionale - ha commentato il sindaco Yuri Grasselli - E lo Stallazzo non è l’unica struttura ad avere avuto danni. E’ entrata acqua, per esempio, persino casa mia, al secondo piano. Le case Aler del pianterreno purtroppo hanno avuto danni importanti e abbiamo ricevuto le lamentele degli inquilini. Ora, come Comune non possiamo intervenire direttamente, ma stiamo monitorando la situazione. Sappiamo che Aler ha promesso che ripulirà tutte le caditoie all’interno del cortile e speriamo che questa misura basti, tenendo conto comunque che la quantità di acqua piovuta sul paese è stata davvero eccezionale».

I problemi allo "Stallazzo"

Sono una quarantina i residenti dello Stallazzo: circa 18 famiglie che già due anni fa avevano dovuto affrontare un momento decisamente critico. Un’insolita curvatura del tetto notata da un agente della Polizia locale aveva portato all’evacuazione dei locali e gli appartamenti erano stati evacuati per una notte, per verifiche che avevano infine, fortunatamente, escluso danni strutturali.

Aler: "Siamo stati solerti"

«Segnalazioni come questa ci dispiacciono, perché davvero in questo caso gli uffici di Aler non avrebbero potuto essere più veloci e solerti. Siamo intervenuti in poche ore».

Non nasconde un po’ di fastidio, il presidente dell’Aler Bergamo Fabio Danesi, rispetto alle polemiche sollevate da alcuni residenti delle case Aler di Spirano circa gli allagamenti continui allo Stallazzo.

«Sabato il temporale è stato molto intenso - ha spiegato - Le pompe a immersione che sono installate in quel cortile non sono dimensionate per pompare tanta acqua. Ecco perché, nonostante funzionassero, non sono riuscite a drenare l’immensa quantità di pioggia».

Quanto ai tempi, Danesi sottolinea che la segnalazione dei residenti è arrivata martedì sera, diverse ore dopo l’acquazzone, e che già mercoledì mattina Aler aveva disposto un sopralluogo. Nelle prossime ore, conferma, procederà alla pulizia delle caditoie.

«Ringrazio i miei tecnici per la celerità nell’intervento - ha detto - Quanto agli inquilini di Spirano, per quanto capisca il problema, non potevamo fare di più. Tutte le criticità sono importanti, ma ce ne sono alcune più importanti della loro».

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