Cremasco

Perseguitava l'ex compagna, scatta il divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico

L'aveva minacciata di morte, picchiata, togliendole ogni libertà finché lei lo ha denunciato lo scorso dicembre

Perseguitava l'ex compagna, scatta il divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico
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Perseguitava l'ex compagna che a dicembre l'ha denunciato: sabato mattina i carabinieri di Pandino hanno sottoposto un uomo, con precedenti di polizia a carico, alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, con applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal Tribunale di Cremona.

Perseguitava l'ex compagna

Il provvedimento cautelare è stato emesso a seguito dei fatti denunciati dalla vittima a metà dicembre scorso ai carabinieri di Pandino. La donna aveva raccontato di aver avuto una relazione di due anni e mezzo con l'uomo, storia costellata da momenti altalenanti tra loro, conclusa per volontà della vittima che non era più intenzionata a tollerare condotte persecutorie e moleste che aveva subito fin dall’inizio della relazione, con azioni aggressive tenute dall’ex compagno spesso alterato dal consumo di stupefacenti.

Due anni fa un primo ammonimento

L’uomo, due anni fa, era stato anche colpito da un provvedimento di ammonimento del Questore di Cremona per condotte minacciose e
moleste ed era già emersa la sua indole fortemente irascibile e violenta, che lo rendevano particolarmente pericoloso. E, anche dopo il
provvedimento di ammonimento, non aveva cambiato condotta, ma tra i due c’era stato un riavvicinamento. Però, continuava il clima di tensione, di paura e di prevaricazione dell’uomo, con conseguente apprensione della vittima, soprattutto per timore di reazioni sconsiderate dell’ex compagno.

Minacce di morte

La donna ha spiegato che l’ex compagno controllava le sue frequentazioni e i suoi profili social, controllandole il telefono ripetutamente e impedendole di vedere le amiche. Sempre molto geloso, l’ha spesso insultata, minacciando anche di dare fuoco alla sua auto con lei all’interno, picchiandola, strattonandola e spintonandola in più occasioni. E quando litigavano, si portava sotto l’abitazione dell’ex
compagna, urlando per strada e creando del disagio alla vittima.

Alcune volte si era anche presentato sul posto di lavoro della donna per controllare i suoi movimenti e, in una circostanza, le aveva tagliato le
gomme dell’auto, arrivando anche a puntarle alla gola un coltello da cucina. Le angherie erano proseguite con una nuova aggressione fisica
nell’estate dello scorso anno, motivo per il quale la donna aveva deciso di interrompere la relazione. Ma nel dicembre scorso, ha incontrato la
donna che era in auto e l’ha bloccata, insultandola e chiedendole la restituzione dei regali che le aveva fatto, abbassando con la forza un
finestrino e impossessandosi di alcuni oggetti che la vittima aveva dentro l'abitacolo.

La denuncia ai carabinieri

Dopo quest’ultimo episodio, la vittima, che in passato non si era mai presentata al Pronto soccorso per curare le ferite riportate, ha deciso
di presentare una querela ai militari di Pandino esasperata dal clima di costante sopruso che le stava impedendo una vita normale. La donna temeva che potesse succederle qualcosa di ancora più grave perché l’ex compagno era incapace di controllare la rabbia. La violenza, le minacce erano in aumento e in costante peggioramento e la situazione era ormai insostenibile.

I militari hanno avviato le indagini, trovando riscontro a quanto raccontato dalla vittima. Hanno raccolto ogni informazione utile a delineare la situazione e hanno informato l’autorità giudiziaria. Tenuto conto della gravità e della ripetitività delle azioni poste in essere, delle percosse, delle molestie, dello stato di malessere, disagio e grave turbamento causato alla vittima, l’autorità giudiziaria ha emesso il provvedimento a tutela dell’incolumità della donna, imponendo all’uomo di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima e di non comunicare con lei con nessun mezzo, anche applicandogli il braccialetto elettronico per controllare i suoi movimenti. Il provvedimento è stato immediatamente notificato dai carabinieri di Pandino, competenti per territorio sul luogo di residenza del presunto autore del fatto.

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