Nel Cremonese

Pedofilo e rapinatore latitante viveva come bracciante in un vivaio del Cremonese

Viveva da amici ad Annicco. Sulle spalle condanne per pedofilia e rapina a mano armata.

Pedofilo e rapinatore latitante viveva come bracciante in un vivaio del Cremonese
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"Corruzione sessuale di minori", atti osceni, rapina aggravata, lesioni, aggressione e oltraggio a pubblico ufficiale. Una lista di reati decisamente agghiacciate quelli a carico di un giovane rumeno, T.G, scappato in Italia proprio per evitare di scontare  ben dieci anni di reclusione: un cumulo di pene emesse da diversi Tribunali romeni per reati commessi nel suo paese natale.  Viveva da fuggiasco ad Annicco, in provincia di Cremona, lavorando come bracciante in un'azienda vivaistica del paese. Ma la sua fuga durata diversi mesi è finita in questi giorni grazie alle indagini congiunte dei carabinieri di Venezia e di Cremona.

Molestie su bambini tra 5 e 10 anni

L'uomo era destinatario di un mandato d’arresto Europeo in ambito Schengen, per l’arresto e l’estradizione dello stesso  per l’esecuzione detentiva di condanne complessive a dieci anni di reclusione. In relazione al reato - codificato dalla Giurisprudenza rumena - di corruzione sessuale di minori, risulta che il ricercato si sia reso responsabile di diversi episodi di molestie nei confronti di alcuni minori di età compresa tra i 5 e i 10 anni. Per tutti gli episodi contestati T.G. è già stato processato in Romania e la Corte d’Appello di Bacau gli ha comminato una pena di 5 anni reclusione.

Rapina armato di bomboletta urticante

Il ricercato, oltre condanna per pedofilia, deve rispondere cumulativamente in Romania ancge di altre condanne, in particolare di una a 3 anni e 9 mesi reclusione comminatagli dal Tribunale di Bacau per una rapina aggravata commessa il 12 dicembre 2016. Aggredì una donna armato di una bomboletta al gas urticante, per scipparla. La vittima riuscì però ad urlare attirando le attenzioni di un agente di polizia in zona, per cui il ricercato si diede alla fuga nascondendosi dapprima all’interno di una chiesa e successivamente in alcune abitazioni. Bloccato dall'agente id polizia, per fuggire T.G aveva quindi spruzzato il gas urticante anche contro il poliziotto. Fu comunque arrestato e condannato. Altre svariate pene portano il totale a un decennio di carcere.

La fuga in Italia per evitare il carcere

Da alcuni mesi, dopo aver lasciato il proprio paese per evitare l’arresto, l'uomo risultava lavorare in un vivaio di Eraclea (VE), ma dagli accertamenti dei Carabinieri di Venezia è emerso che si era trasferito ad Annicco per lavorare come bracciante in un’azienda vivaistica del posto. Proprio qui, a casa di amici, è stato fermato ed arrestato.

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