Il Palazzetto comunale moschea per un giorno

Il palazzetto comunale diventa una moschea per un giorno: Il sindaco Sebastian Nicoli cambia idea e accoglie la richiesta di «Pace»

Il Palazzetto comunale moschea per un giorno
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Il Palazzetto comunale moschea per un giorno

Il Palazzetto comunale moschea per un giorno, ospiterà infatti la festa di chiusura del Ramadan. Domenica l'associazione «Pace», insieme a «Coloriamo la città» celebrerà insieme a 200 fedeli musulmani la festa di chiusura del Ramadan 2017 nella struttura comunale di via Cavalli. Due ore di preghiera dalle 7.30 alle 9.30, guidati dall’ Imam di Martinengo precederanno la chiusura vera e propria con una serie di interventi.

Il Comune cambia idea

Un cambio di rotta per il sindaco Sebastian Nicoli che l’anno scorso aveva negato l’ l’uso di uno spazio pubblico per la preghiera. L'associazione Pace infatti ha invitato a concelebrare la cerimonia i due parroci di Romano don Valentino e don Angelo che hanno confermato la loro presenza. L'iniziativa rientra nell'azione d'integrazione che l'associazione Pace promuove sul territorio, e la presenza alla cerimonia dei due parroci di Romano va nella direzione di distensione e di scambio interculturale alla base delle iniziative promosse in città. L'organizzazione dell'evento è passata attraverso tutte le fasi burocratiche previste nel rispetto delle norme di sicurezza e dei criteri antiterrorismo previsti.

Condizioni per la concessione

Il discorso che reciterà l'imam infatti sarà pronunciato contemporaneamente in due lingue arabo e italiano. Saranno ammesse a partecipare un massimo totale di duecento persone e la Questura di Bergamo provvederà a gestire la sicurezza pubblica all'interno e all'esterno del perimetro della struttura.  «I precedenti come la merenda condivisa o l'iniziativa sul parallelismo tra Ramadan e Quaresima sono andati a buon fine in tal senso – ha detto Adil Lauchguer, presidente dell'associazione Pace – la grande partecipazione della comunità testimonia la volontà di distensione e pace tra le diverse etnie che vivono e condividono lo stesso territorio».

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