Orio al Serio, dopo la tragedia in aeroporto i sindacati tornano a chiedere più sicurezza
I sindacati avevano già denunciato il caso di una persona che era riuscita a scavalcare la recinzione ed eludere il sistema di sorveglianza

A parlare, attraverso due note diffuse oggi, 9 luglio 2025, sono il segretario generale Fit Cisl Bergamo Pasquale Salvatore e Paolo Turani, segretario generale della FILT CGIL di Bergamo, dopo i tragici fatti avvenuti ieri allo scalo bergamasco di Orio al Serio quando, nella mattinata, un 35enne - poi identificato come Andrea Russo, di Calcinate - si è riuscito a raggiungere la pista di decollo ed è morto risucchiato dal motore accesso di un aereo in fase di rullaggio.
Tragedia all'aeroporto di Orio al Serio
La dinamica di quanto accaduto è ancora al vaglio degli inquirenti che dovranno far luce sul gesto del 35enne che conviveva con un passato burrascoso. Secondo la ricostruzione riportata anche dagli stessi sindacati "la vittima si è introdotta all’interno dell’aeroporto percorrendo in senso contrario l’uscita normalmente utilizzata dai passeggeri in arrivo, eludendo il sistema di sorveglianza e una volta entrato dall’uscita degli arrivi, sembra si sia diretto nella zona riconsegna bagagli e poi nel piazzale degli aeromobili, dove la tragedia si è consumata".
"Oltre a mostrare il nostro profondo cordoglio alla famiglia della vittima, riteniamo necessario interrogarsi sulla reale sicurezza dello scalo bergamasco, anche alla luce di quanto accaduto non meno di un mese e mezzo fa quando, come sindacato, avevamo già denunciato un altro grave episodio di intrusione - raccontano - una persona era riuscita a scavalcare la recinzione ed eludere il sistema di sorveglianza, rimanendo per molte ore nel sedime aeroportuale per poi essere trovata (per fortuna) durante il giro di ispezione che l’equipaggio opera prima di salire a bordo. La persona era nascosta nel vano del carrello dell’aeromobile. Anche in quell’occasione, dopo la denuncia dell’accaduto, avevano con forza sollecitato l’apertura di un Osservatorio sulla Sicurezza che chiediamo da tempo, ma anche allora siamo rimasti senza le risposte risolutive che ci aspettavamo".
L'appello della Cisl a Sacbo e alle istituzioni
"Chiediamo al gestore aeroportuale e alle istituzioni di creare il prima possibile l’Osservatorio da noi richiesto ormai da troppo tempo".
Da qui la decisione di rinnovare l'appello a Sacbo, che gestisce lo scalo bergamasco e alle istituzioni perché diano la possibilità di "sedere ad un tavolo e discutere seriamente dei temi della sicurezza, che vanno dalla tutela dei passeggeri alle problematiche che poniamo da tempo anche sulle aggressioni che purtroppo subiscono i dipendenti e che sono sempre più frequenti", conclude Salvatore.
La denuncia della Cgil: "Persona insufficiente"
Un appello condiviso anche da Turani.
“La struttura di Orio al Serio è ormai sovradimensionata rispetto alle reali capacità gestionali - aggiunge - Il personale è insufficiente, e non viene messo nelle condizioni di garantire la sicurezza, soprattutto in situazioni straordinarie come quella di ieri. Una persona qualunque è riuscita, in pochi secondi, a raggiungere una zona che dovrebbe essere assolutamente interdetta, mettendo a rischio sé stesso, i passeggeri e chi lavora sulla rampa”.
“Il continuo ampliamento dello scalo - prosegue - comporta ritmi e carichi di lavoro sempre più difficili da sostenere, in un contesto operativo che non chiude mai. Questo ha ricadute pesanti sul piano dello stress, della tenuta psicofisica e della sicurezza complessiva del lavoro”.