Operaio bergamasco muore folgorato in un'azienda di Vicenza. "Una strage che non vede la fine"
Ennesimo incidente sul lavoro. Muore Giancarlo Carizzoni, operaio 56enne di Castro. La denuncia della Cisl: "Sulla sicurezza serve fare di più"

Ennesimo incidente mortale sul lavoro. Giancarlo Carizzoni, operaio 56enne di Castro, è morto folgorato alle Acciaierie Beltrame di via della Scienza a Vicenza. E’ successo nel pomeriggio di ieri, mercoledì 11 maggio, e da una prima ricostruzione pare che l’uomo si trovasse nel piazzale esterno dell’azienda e dovrebbe aver accidentalmente colpito un cavo ad alta tensione con il braccio della gru che stava manovrando.
Folgorato in azienda, muore a 56 anni
Allertati immediatamente i soccorsi, sul luogo è intervenuta un’ambulanza che l’ha trasportato d’urgenza nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Bortolo, ma per Carizzoni, padre di due figli (uno di 19 anni e una figlia che frequenta la terza media), non c’è stato nulla da fare. Da quanto è filtrato pare che l’uomo si trovasse nel piazzale esterno dell’azienda e dovrebbe aver accidentalmente colpito un cavo ad alta tensione con il braccio della gru che stava manovrando. Ma la ricostruzione dell’accaduto è ancora in corso.
La vittima abitava insieme alla moglie e ai figli in via Rocca a Castro e in paese era molto conosciuto anche per il suo impegno in parrocchia, era infatti il "braccio destro" del parroco.
Il precedente nella stessa azienda
Nelle Acciaierie di via della Scienza a febbraio 2018 si era verificato un altro grave incidente sul lavoro mortale. Allora a perdere la vita era stato Andrea Ponzio, 35enne residente a Caldogno (Vicenza), sposato e padre di una bimba al tempo di quattro anni. L’operaio si trovava su un ponteggio ed era stato colpito da un tubo ad alta pressione, scoppiato all’improvviso.
"Il nostro territorio piange ancora un lavoratore, Giancarlo Carizzoni di anni 50, che perde la vita nello svolgere la propria attività - è il commento di Danilo Mazzola, segretario della Cisl di Bergamo - Una strage che purtroppo non vede la fine e che coinvolge ogni anno migliaia di lavoratori e lavoratrici in tutto il Paese, e che neppure l'inasprimento delle normative e delle sanzioni introdotte a fine 2021 tende a migliorare. Serve fare ancora di più perché come dichiarato dal nostro Presidente Mattarella 'il lavoro non può essere un gioco d'azzardo' ".