Nessuno vuole lavorare a Fara e la sindaca assume il marito in Comune - TreviglioTv

Nessuno vuole lavorare  a Fara  e la sindaca assume  il marito in Comune - TreviglioTv
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Redazione, 6 maggio 2017

 

Nella buona e nella cattiva sorte: sempre insieme, anche nell'amministrare un Comune. E alla fine, il sindaco Sabrina Severgnini il marito l’ha pure assunto in Comune, come dipendente comunale.

Dopo settimane di «volontariato» negli uffici comunali, infatti, sabato mattina il consorte della prima cittadina  Diego Bonissi ha partecipato al bando di mobilità indetto da Fara Olivana per l’assunzione di un contabile di categoria C. Unico a depositare la domanda, ha avuto gioco facile nella selezione.
Ora si tratterà di perfezionare l’iter: l'uomo infatti deve cessare l'attività che esercita nel Comune di Palosco, dove attualmente risulta assunto in forza all’Ufficio Tributi. Dopodiché si potrà procedere con il trasferimento.
Erano del resto da settimane che Bonissi frequentava gli uffici di Fara, sulle prime «per dare una mano» allo scarnissimo organico del piccolo paese. Ora l’ufficialità, che a prescindere dalle (non poche) questioni di opportunità sollevate dalle stesse minoranze in paese, è perfettamente regolare.
«Non è stato qualcosa di premeditato – ha detto la Severgnini – il bando di mobilità era aperto a tutti, non dipende da me se mio marito è stato l'unico a presentarsi. Anzi, direi che quasi lo ringrazio per aver depositato la domanda, perché il Comune da troppo tempo è rimasto sprovvisto di un contabile. Prima di questo bando, avevamo provato altre strade. Ci siamo rivolti alla Provincia, ma non c'è stato nulla da fare. Abbiamo indetto un bando alla ricerca di un contabile di categoria D, ossia con ruolo dirigenziale, ma non si è presentato nessuno ed è andato quindi deserto. Allora ho fatto un giro di chiamate, almeno una trentina, per sapere se nei Comuni limitrofi ci fosse qualche dipendente disponibile per un trasferimento a Fara, ma anche qui non c'è stato nulla da fare. Infine abbiamo presentato questo bando e l'unico che si è presentato è stato mio marito, vista anche la situazione di difficoltà e viste le sue competenze, abbiamo deciso di procedere con l'iter per il trasferimento».
Una posizione «scomoda», quindi, ma che non si è potuta evitare. Secondo il parere della sindaca, il Comune aveva bisogno di quella figura e non si poteva più aspettare. «Sono sicura che qualcuno mi contesterà per questa decisione – ha continuato Severgnini – specialmente il gruppo di minoranza... ma che ci posso fare? Resto senza dipendenti, per timore che qualcuno mi contesti il mio operato?».
Resta comunque un problema di non poco conto. Bonissi infatti risulta essere un contabile di categoria C, senza quindi un ruolo dirigenziale, necessario per portare a termine le pratiche comunali. «Avevamo provato ad assumere un dipendente di categoria D – ha spiegato il sindaco – ma non si è presentato nessuno per quel bando. Secondo quanto è previsto dalla legge, è possibile conferire l'incarico dirigenziale a chi abbia maturato un'esperienza di più di 5 anni nel settore. Ovviamente non daremo subito questo incarico a mio marito, aspetteremo e valuteremo se ne sarà in grado. Intanto se ne occuperà il segretario o troveremo altre soluzioni. Voglio solo ribadire che io e mio marito non ci saremmo mai aspettati che un giorno avremmo lavorato insieme, ma d'altronde essendo di Fara, per mio marito è di certo più comodo lavorare vicino a casa che non a Palosco. Non appena ha visto il bando, ha depositato la domanda, chiunque avrebbe fatto così».
Il gruppo di minoranza «Obiettivi Comuni» ha deciso, per ora, di non rilasciare dichiarazioni, anche se al capogruppo Matteo Seghezzi è sfuggito un commento: «nulla di nuovo sotto al sole, ce l'aspettavamo» ha detto.

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