Treviglio

Nel cortile dell'allevamento una carcassa di maiale abbandonata

Lav: "Siamo seriamente preoccupati di una possibile sistematica violazione delle leggi comunitarie e nazionali"

Nel cortile dell'allevamento una carcassa di maiale abbandonata
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Una carcassa di suino morto abbandonata nell'aia di un allevamento, a Treviglio. A denunciare il fatto è la Lav, che ha diramato in queste ore una nota su quello che ritiene l'ultimo episodio di una lunga serie di maltrattamenti sui suini destinati al macello in diversi allevamenti della pianura.

Animali morti "per fattori produttivi"

"Questa volta lo spettacolo è ancora più raccapricciante e il cadavere del maiale è manifesto di una grande sofferenza, come dimostra la massa presente sul fianco e i segni probabilmente provocati dagli altri suini - commentano gli attivisti di Lav - L’idea che gli animali muoiano solo al macello è quanto l’industria della carne vuole che il grande pubblico creda, ma siamo lontani da questa pur orribile realtà. Oggi tanto gli allevatori quanto i veterinari pubblici si sono abituati all’idea che un animale posa morire in un allevamento per fattori produttivi che spesso risultano insostenibili sotto il profilo psicofisico del soggetto allevato. In casi simili a questo la morte in allevamento è l’inevitabile epilogo per un individuo sofferente che, come qualunque altro animale, uomo compreso, se non curato muore".

"Preoccupati per la possibile sistematica violazione delle leggi"

"Perché questo suino è morto? A qualcuno interessa la domanda? Poco importa, perché non lo sapremo mai in quanto in Italia non è obbligatorio effettuare l’autopsia per stabilire le cause del decesso - prosegue la Lav - Le cronache ci hanno mostrato più volte come animali riversi in quelle condizioni negli allevamenti sono volutamente abbandonati al proprio destino. Se per ognuno di questi casi fosse stata effettuata un’autopsia, si sarebbe evinto con ogni probabilità che l’animale è deceduto per una patologia non curata o perfino per le infezioni causate dalle ferite che animali stressati provocano ai compagni di recinto. Siamo seriamente preoccupati di una possibile sistematica violazione delle leggi comunitarie e nazionali che denunciamo da anni, come nei processi per maltrattamento di animali avvenuti sempre sul territorio lombardo, su suini bovini e altre specie d’allevamento".

Della vicenda, la Lav ha informato il Comune di Treviglio, chiedendo un intervento di Polizia Locale e di Ats e invocando ulteriori accertamenti.

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