'Ndrangheta a Torre Boldone: beni sequestrati a un prestanome
Ammonta a due milioni di euro il sequestro di beni, appartenenti a imprenditori orbitanti attorno al clan Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia), effettuato oggi dalla Guardia di Finanza di Roma.
Ammonta a due milioni di euro il sequestro di beni, appartenenti a imprenditori orbitanti attorno al clan Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia), effettuato oggi dalla Guardia di Finanza di Roma.
Sequestro da 2 milioni
Cinque chili d'oro in lingotti, quattro auto, soldi e nove immobili riconducibili a Renato e Alessandro Bevilacqua e a due imprenditori prestanome: è quanto sequestrato dalle Fiamme Gialle come richiesto dal provvedimento, emesso su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, in seguito all'approfondimento delle attività emerse dall'operazione Hydra del 2015 che aveva portato all'arresto di Luigi Ferruccio Bevilacqua per i reati di usura, intestazione fittizia di beni ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria.
Le indagini svolte dagli specialisti del Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno permesso di ricostruire le ricchezze illecitamente accumulate nel tempo e dimostrare la loro notevole sproporzione rispetto ai redditi dichiarati portando al sequestro di oggi.