Minacce alla ex, in auto una pistola e droga
Le aveva fatto sapere tramite un amico comune di avere una pistola e di non farsi vedere in giro.
Ennesimo caso di molestie sulle donne. Dopo l'arresto di un 28enne ieri sera a Caravaggio per violenza aggravata, anche a Vailate un uomo è stato denunciato per minacce alla ex fidanzata.
Minacce alla ex
Si è presentata, impauritissima, dai carabinieri di Vailate per denunciare le minacce ricevute dall'ex fidanzato. La giovane 21enne era infatti venuta a conoscenza, tramite amici comuni, che l'ex fidanzato era entrato in possesso di una pistola e che non doveva farsi più vedere nei pressi dell'abitazione di lui. La giovane vittima ha raccontato ai carabinieri che la relazione con quel ragazzo molto più grande di lei si era interrotta da alcuni anni, ma lui non aveva mai accettato la fine della loro storia. Qualche giorno fa, quando l'ex l'ha vista con un altro ragazzo ha prima postato sul proprio profilo Facebook la foto della nuova fiamma di lei e poi ha mandato un messaggio piuttosto minaccioso a un conoscente in comune affinchè lo facesse giungere alla ragazza.
Droga e pistola in auto
I carabinieri di Vailate hanno deciso di procedere ad una perquisizione del 32 enne, dimorante in un atro paese cremasco. Nella sua auto hanno trovato una pistola revolver scacciacani nonché diversi proiettili. Oltre a ciò i carabinieri hanno trovato anche 10 grammi di hashish per il quale sarà segnalato alla Prefettura di Cremona quale assuntore di sostanze stupefacenti a scopo non terapeutico. Il 32 enne è stato deferito alla Procura della Repubblica di Cremona per minacce aggravate diffidandolo a non reiterare simili condotte nei confronti della ex fidanzata.
Violenza sulle donne sempre più frequente, bisogna agire subito
Episodi come questo accadono spesso: le donne sono frequentemente vittime di molestie ed atti persecutori da parte di ex compagni, mariti, fidanzati e colleghi di lavoro che si traducono, a volte, anche in azioni violente. Avvertono una persistente grave sensazione di paura ed ansia tanto da alterare le proprie abitudini di vita (ad esempio non escono di casa).
L’invito è quello di rivolgersi ai carabinieri poichè è possibile intervenire risolutamente, se la problematica viene rappresentata sul nascere, adottando eventualmente provvedimenti amministrativi quali la diffida e l’ammonimento che non sono vere e proprie misure coercitive o giuridicamente rilevanti nei confronti dell’aggressore ma costituiscono una sorta di difesa/barriera ed una forma di deterrenza molto efficace, soprattutto nei confronti di quei molestatori che non hanno mai avuto problemi con la legge.
La legge 119/2013 sulla violenza domestica prevede tre novità importanti:
1. Il gratuito patrocinio per le persone meno abbienti (le vittime della violenza possono chiedere di essere tutelate gratuitamente da un legale, se non hanno disponibilità finanziarie);
2. L’anonimato per i vicini di casa che segnalano le violenze (la legge tutela la persona che segnala alle forze dell’ordine quanto di male accade nelle abitazioni dei vicini);
3. Le donne straniere extra europee possono chiedere il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi di giustizia allorquando sono vittime di violenza domestica.