Pandino

Maltrattamenti alla ex compagna, un 19enne finisce agli arresti domiciliari

Al giovane era già stato imposto il divieto di avvicinamento alla ragazza, ma lui ha continuato a tormentarla.

Maltrattamenti alla ex compagna, un 19enne finisce agli arresti domiciliari
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Nella serata di giovedì 19 ottobre 2023, i carabinieri della stazione di Pandino hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, nei confronti di un cittadino italiano di 19 anni, con precedenti di polizia a carico. Nei suoi confronti sono stati riconosciuti gravi elementi di colpevolezza in relazione ai reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate.

Maltrattamenti e lesioni

Secondo il Gip del Tribunale di Cremona l’indagato, già sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento alla ex compagna, avrebbe continuato a cercarla e scriverle sui social network in violazione della misura cautelare che era stata precedentemente applicata. Dal luglio del 2021 alla fine di luglio di quest’anno i due hanno convissuto finché la ragazza ha deciso di interrompere la convivenza dopo l’ennesima aggressione fisica per motivi di gelosia. Il 19enne, spesso in stato di alterazione a causa dell’uso di stupefacenti, durante i due anni di convivenza avrebbe in più occasioni umiliato, offeso e minacciato la ragazza e chi si avvicinava a lei a causa della sua forte gelosia, seguendone i movimenti e portandola all’isolamento sociale, con un pressante controllo della sua vita privata e di relazione fino ad arrivare a verificare tutte le conversazioni sul cellulare della donna e ogni suo spostamento, obbligandola a mandargli continuamente la prova del luogo in cui si trovava.

Vittima della morbosa gelosia

In almeno dieci occasioni l’aveva fatta cadere a terra o spinta contro i muri e, spesso, aveva danneggiato gli arredi domestici. La morbosa gelosia del 19enne impediva alla ragazza di avere qualunque tipo di amicizia o contatto con altri, minacciandola di interrompere la loro relazione. Questo fino al marzo 2022 quando, a seguito di una scenata di gelosia, l’ha fatta cadere a terra e l’ha colpita con vari schiaffi, ferendola a una guancia. Mentre nel dicembre 2022 sempre durante un litigio per gelosia, l’aveva schiaffeggiata e, dopo averla fatta cadere a terra, l’aveva colpita con un calcio al volto, provocandole un livido. Poi aveva danneggiato alcuni mobili dell’abitazione dove vivevano. In entrambi i casi la donna aveva documentato con delle fotografie le lesioni che aveva riportato. Nel luglio di quest’anno, durante un litigio sempre per motivi di gelosia e agendo in astinenza da stupefacenti, il 19enne ha sfogato la sua rabbia contro gli oggetti presenti in casa, distruggendo quello che gli capitava a tiro, aggredendo anche la madre e un’amica della sua fidanzata e rompendo il portone di ingresso del condominio.

Divieto di avvicinamento

Interrotta la convivenza, la vittima ha denunciato l’ex fidanzato, mettendo in luce tutto quello che aveva dovuto sopportare nei due anni di convivenza. Lo aveva anche bloccato sui social e sul telefono, ma il giovane aveva trovato il modo di contattarla nuovamente, minacciando di uccidere chiunque si fosse avvicinato a lei e portandola all'esasperazione. Non tollerando più questa situazione, la vittima ha deciso di informare i carabinieri dell’aggravarsi delle condotte del 19enne. I militari avevano già svolto tutte le indagini, trovando riscontro a quanto riferito dalla vittima e accertando lo stato di paura e terrore della donna. Tenuto conto della gravità dei maltrattamenti, l’autorità giudiziaria aveva emesso il provvedimento del divieto di avvicinamento a tutela dell’incolumità fisica della vittima, notificato a fine settembre scorso. Ma l’uomo non si è dato per vinto e ha continuato a cercare la ex fidanzata, provando ad avvicinarla nei luoghi da lei frequentati e cercando di risalire, tramite conoscenti comuni, alla sua attuale abitazione, scrivendole in più occasioni attraverso i social e minacciandola di morte.

Arresti domiciliari

Tenuto conto dell’escalation di violenze verbali e della progressione delle condotte del 19enne che hanno dimostrato come potesse passare in maniera determinata dalle minacce ai fatti, il Giudice per le indagini preliminari, valutando l’intensità dei comportamenti, l’incapacità di autocontrollo, l’aggressività e il pericolo di reiterazione dei reati, ha emesso l’ordinanza con cui ha disposto gli arresti domiciliari. Per questo motivo, il 19enne è stato arrestato la sera del 19 ottobre e gli è stato imposto il divieto di comunicare con la vittima con qualsiasi mezzo.
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