Fara Gera d'Adda

"L'orto che fa la differenza" preso di mira da vandali e ladri: "Se diamo fastidio, basta saperlo"

Tra le attestazioni di solidarietà c'è anche chi propone una raccolta fondi per aiutare l'associazione che da tempo opera in paese.

"L'orto che fa la differenza" preso di mira da vandali e ladri: "Se diamo fastidio, basta saperlo"
Pubblicato:

(nella foto pubblicata su Facebook i danni di questa notte)

Ancora vandalismi e furti all'Orto che fa la differenza di Fara Gera d'Adda e la denuncia passa dai social: "Se diamo fastidio, possiamo davvero correggere il nostro modo di fare, basta saperlo".

Vandalismi all'Orto che fa la differenza

A denunciare l'accaduto via social è stata Virna Grazioli, la responsabile dell'associazione che gestisce "L'orto che fa la differenza", una società agricola a km zero che fa parte di un progetto sociale nato dalla collaborazione con due realtà affermate sul territorio: S.C.S. 1000 Note per Educare e l'Associazione "Al di là del mio naso c'è..." Onlus e ha sede proprio a Fara.

Danni per 5mila euro

Una realtà conosciuta in paese e sulla quale, negli ultimi mesi, si sono accaniti dei vandali che hanno distrutto e rubato per un danno totale di oltre 5mila euro.

Nell'ultimo raid contro la struttura i vandali hanno inondato di olio da cucina il locale dove vengono svolte le attività del centro estivo, il materiale, sanificato il giorno prima, rovesciato per terra da cassetti e contenitori, mentre una finestra è stata forzata per rubare attrezzature per il lavoro nell'orto (già lo scorso mese era stata rubata una motozappa).
In più, quasi ogni giorno viene rubato o vandalizzato qualcosa di quello che i ragazzi del centro estivo preparano durante la giornata.

"Perché ci avete preso di mira?"

"Se solo tu o voi, ci deste la risposta (anonima), potremmo anche correggere il nostro operare, ma, senza tale risposta, non ci resta che la stessa domanda: perché ci hai o avete, preso di mira?", si domanda scoraggiata la responsabile.

Un danno che anche economicamente inizia a pesare e che si aggira attorno ai 5mila euro. Dai social la condanna è unanime:

"Al di là dei danni e del valore economico di quanto rubato o distrutto, c'è l'incomprensibile accanimento verso chi opera per gli altri, con passione e impegno e verso le famiglie che, con il loro contributo, permettono di acquistare quel materiale necessario a fare delle buone attività".

Tra le attestazioni di solidarietà e vicinanza c'è anche chi propone una raccolta fondi per aiutare l'associazione che da tempo opera in paese e si prende cura dei ragazzi.

TORNA ALLA HOME

Seguici sui nostri canali