Lo sportello delle donne apre con polemica
«Non è di sportelli che hanno bisogno le donne». Nel giorno dell’inaugurazione dello sportello della donna all'Ospedale di Romano c’è una voce fuori dal coro, è quella di Rosangela Pesenti, candidata alla Regione con Sinistra Lombardia.

«Non è di sportelli che hanno bisogno le donne». Nel giorno dell’inaugurazione dello sportello della donna all'Ospedale di Romano c’è una voce fuori dal coro, è quella di Rosangela Pesenti, candidata alla Regione con Sinistra Lombardia.
L'inaugurazione
E’ stato inaugurato oggi lo «Sportello Donna» all’Ospedale di Romano, un progetto della Rete territoriale «Non sei sola» a contrasto della violenza sulle donne. Il progetto attivo da inizio mese, è finalizzato alla sensibilizzazione,all'anti violenza e promosso dalla Rete inter-istituzionale per la prevenzione. «La nascita della rete inter-istituzionale è stata l’espressione di una volontà politica di affrontare questa piaga sociale - ha detto Pinuccia Prandina, vicesindaco di Treviglio - che purtroppo sul nostro territorio registra numeri importanti».
La violenza sulle donne nel 2017
Nel 2017 sono state 169 le segnalazioni, con 109 donne prese in carico, 80 nell’ ambito di Treviglio e Romano con 5 di queste collocate in un progetto di protezione. Lo sportello è ospitato nei locali messi a disposizione dall’ASST Bergamo Ovest presso Il presidio ospedaliero di Romano (al primo piano, nella zona AVIS). L’ospedale di Romano, infatti, registra circa 70 casi all’ anno di donne vittime di violenza, agita per lo più da parte di familiari o comunque da persone conosciute.
La polemica
Rosangela Pesenti, dirigente nazionale dell’Unione Donne in Italia, che si occupa di violenza sul territorio attraverso una rete solidale. Una posizione ribadita più volte dalla Pesenti nel corso delle innumerevoli iniziative che l’hanno coinvolta e che hanno trattato della condizione femminile in Italia e che la candidata di Sinistra Lombardia proverà a portare nel consiglio regionale.
«Le donne hanno bisogno di lavoro e case - ha detto - non di sportelli, perchè solo con case e lavoro le donne possono essere autonome e quindi libere».