L'incendio a casa Boselli riaccende le polemiche a Fontanella e il Consiglio... s'infiamma - TreviglioTV

L'incendio a casa Boselli riaccende le polemiche a Fontanella e il Consiglio... s'infiamma - TreviglioTV
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Redazione, 16 maggio 2017

 

 

Sulla graticola è finito il primo cittadino Beppe Lucca, accusato di non aver saputo gestire il "caso Boselli". E a gettare benzina sul fuoco ci hanno pensato le minoranze.

 Risale a circa quattro mesi fa l'incendio che devastò  l'appartamento della famiglia Boselli. Da allora la famiglia ha avuto un tira e molla continuo con il sindaco e gli uffici comunali per ottenere un alloggio popolare. Nonostante le iniziali promesse e disponibilità da parte dell'Amministrazione, la famiglia Boselli non è riuscita ancora ad entrare in un'abitazione comunale. La domanda sorge spontanea: di chi è la colpa? Inutile dire che le versioni delle due parti sono discordanti. Ma c'è qualcuno che ha creduto alla versione della famiglia Boselli: i due gruppi di minoranza. "Riprendere il cammino" e "Fontanella Bene Comune" hanno infatti avviato una campagna di sensibilizzazione e informazione sulla vicenda attraverso la consegna porta a porta di alcuni volantini, che riportavano lo sviluppo cronologico della vicenda, facendo notare chiaramente come le cause erano da ritracciarsi nell'inadempienza del sindaco. Sebbene i gruppi di minoranza non abbiano mai espresso un parere negativo chiaro che palesasse il loro disappunto riguardo a come era stato gestito il tutto, (l'intento infatti era che i cittadini traessero le dovute conseguenze da soli), sul volontano sono comparse frasi di certo non lusinghiere nei confronti di Lucca, che descrivono la sua Amministrazione come "lenta ed incapace di affrontare problemi reali, incapace di tutelare i cittadini fontanellesi, anche in situazioni drammatiche".

Ad andare su tutte le furie, oltre all'intera comunità infiammata dalla campagna informativa, è stato anche il sindaco il quale ha voluto esprimere le sue considerazioni sulla vicenda ai consiglieri di minoranza durante l'ultimo Consiglio comunale di venerdì scorso. Il problema di fondo, secondo Lucca, non sarebbe la campagna informativa, quanto in realtà il fatto che ciò che era riportato sul volantino era parziale e quindi erroneo. "Vorrei ricordare - ha detto - che questo non è un atteggiamento corretto nei confronti dell'Amministrazione. Sappiate che potrete incorrere anche in qualche querela considerando che ciò che è stato detto non è del tutto vero. Per il ruolo che ricoprite avete delle responsabilità... Ritengo proprio scorretto strumentalizzare una situazione che riguarda i servizi sociali,  e che richiede molta sensibilità. Fomentare gli animi non risolve certo la questione".

Il nodo di tutto sarebbe ancora una volta un cavillo burocratico. Come messo ben in evidenza dal volantino, il sindaco ha una possibilità di deroga, scavalcando la graduatoria, per dare un appartamento a chi ne avesse bisogno in caso di calamità naturali o fatalità come l'incendio in questione. L'unico motivo per cui non è stato fatto è che la famiglia Boselli, ha spiegato Lucca, "non ha presentato i dovuti documenti per entrare in graduatoria". Il sindaco avrebbe potuto dare alla famiglia subito un alloggio, ma dal momento che non risultava ancora in lista, quelli che lo erano già avrebbero potuto fare ricorso e quindi sfrattare la famiglia appena insediata. 

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