Treviglio

L'imprenditore 81enne e l'azienda in fiamme: «Avanti: ora pedalare più forte»

Cosimo Paolillo, nonostante la devastazione che ha distrutto la sua azienda di Treviglio, non si perde d’animo

Pubblicato:

«Se la strada va in salita bisogna pedalare più forte».

Cosimo Paolillo, nonostante la devastazione che ha distrutto la sua azienda di Treviglio, non si perde d’animo. E a 81 anni è pronto a ripartire, per dare un futuro alla sua «creatura», fondata nel 1986 e ai suoi 40 dipendenti che da martedì gli stanno sempre accanto. «A me non piace stare fermo, non voglio restare a casa a fare il pensionato», ha chiarito. «Ormai è successo, quindi ora bisogna guardare avanti», ha aggiunto ancora l’imprenditore con lo sguardo di chi è già proiettato nel futuro. Un futuro in cui sarà necessario il supporto dei suoi collaboratori.

«Io spero che restino - ha detto quasi umilmente - ho bisogno di loro per ricostruire».

Il video - L'incendio devastante nella zona industriale di Treviglio

Il piano di ripartenza

Il piano per la rinascita del «Consorzio Ricambi per l’Agricoltura» è quello di affittare un capannone temporaneamente e di tornare alla situazione che c’era sino a lunedì sera entro un anno. «Ne serve uno di 300-400 metri quadrati - ha precisato Paolillo - Prima però dobbiamo capire cosa si è salvato. Dopodiché si ripartirà».


Accanto a lui i dipendenti annuiscono convinti. Dal giorno dell’incendio si stanno alternando a «piantonare» l’azienda per proteggere quel poco che è stato risparmiati dalle fiamme. Erano tutti lì martedì mattina, ad assistere impotenti al fuoco che si stava mangiando tutto. C’era chi se ne stava immobile con lo sguardo smarrito, senza avere la forza di proferire una parola. Chi fumava nervosamente. E chi invece piangeva abbracciando i colleghi. Sono rimasti sul posto sino alla tarda mattinata, a dare sostegno al loro titolare, che seguiva rassegnato le operazioni i Vigili del fuoco intenti a cercare di arginare le fiamme. Gli stessi dipendenti, nonostante la situazione drammatica, non si sono nemmeno tirati indietro nel portare aiuto alla ditta confinante, la «B Emme», che si occupa di imballaggi, minacciata anch’essa dal rogo. Si sono infatti messi a disposizione nel portare all’esterno quanto più materiale possibile: il fuoco infatti minacciava la vicina azienda, che ha subito alcuni danni strutturali che ora sono in fase di valutazione.

Danni tra i 10 e i 20 milioni di euro

«Ora dobbiamo fare la conta dei danni - ha spiegato Cosimo Paolillo - Stime non ne abbiamo ancora, ma a mio parere saranno tra i 10 e i 20 milioni di euro. Solo il materiale in magazzino aveva un valore di 5,5 milioni».

Leggi di più sul Giornale di Treviglio in edicola, oppure QUI