Spino d'Adda

L'ex podere sequestrato alla malavita battezzato "Tenuta Terre e Libertà"

E' stata inaugurata domenica scorsa la struttura che oggi ospita minori migranti non accompagnati

L'ex podere sequestrato alla malavita battezzato "Tenuta Terre e Libertà"
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Il podere sequestrato alla malavita ora si chiama "Tenuta Terre e Libertà". È stato "battezzato" ufficialmente domenica scorsa con il nome scelto dai ragazzi che durante l’estate hanno partecipato ai campus estivi, rinnovando e ripulendo tutta l’area di oltre 40mila metri quadrati in via Fornace a Spino d'Adda.

Inaugurazione dell'ex podere

All’inaugurazione erano presenti il sindaco Enzo Galbiati, il sindaco di Trezzano sul Naviglio Fabio Bottero, Simona Ronchi per «Anbsc», la presidente della Commissione regionale antimafia Paola Pollini, Claudia Carlino per Spi Cgil Nazionale ed Emilio Miceli per Cgil Nazionale, che hanno per illustrato i progetti futuri per la tenuta. Tra il pubblico sindaci e rappresentanti del territorio cremasco guidati dal presidente dell’"Area omogenea" Gianni Rossoni, don Massimo Mapelli di "Ucapte" e moltissimi giovani, adulti e anziani appartenenti alle innumerevoli associazioni che hanno collaborato per rendere il podere un luogo di accoglienza qual è oggi.

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Rifugio per minori migranti

Dal 9 dicembre 2022, grazie al passaggio di 220 ragazzi e ragazze che si sono formati sui temi della giustizia sociale e hanno lavorato per riqualificarlo, è iniziata la trasformazione da bene confiscato a bene comune dell'ex podere. Attualmente la "Tenuta Terre e Libertà" offre rifugio a minori migranti non accompagnati ed è sede di campus estivi improntati sul tema della legalità. Durante l’incontro è stata ripercorsa anche la strada tortuosa che ha permesso alle autorità di venire a conoscenza, e quindi di fermare, il business illegale che si celava qui dietro il commercio di carni, per poi definire le ultime pratiche da concludere per mettere completamente a disposizione del territorio la tenuta. "Oggi siamo qui per aggiungere un altro tassello al lavoro già compiuto - ha evidenziato il sindaco Galbiati - per dare un nome e un volto a questa tenuta. Un primo passo è stato fatto nei mesi scorsi con l’ottenimento della certificazione idoneità statica degli edifici, il che significa che ora tutti gli ambienti sono sicuri e abitabili. Il prossimo sarà l’adeguamento catastale e urbanistico per censire e mettere in regola tutti gli edifici presenti in questo enorme podere".

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