L'arrivederci del maestro alla banda di Ghisalba

Dopo dieci anni Santo Manenti lascia l'incarico.

L'arrivederci del maestro alla banda di Ghisalba
Pubblicato:
Aggiornato:

Conclusi i festeggiamenti per il centenario della banda con il saluto del maestro Santo Manenti che dopo dieci anni da direttore del Corpo bandistico musicale "Canonico Cossali", lascia l’incarico. Al suo posto arriverà la maestra Erina Ferrarini.

L'arrivederci del maestro alla banda

"Da poco ho intrapreso una nuova avventura con la banda di Aprica nella quale cercherò di mettere tutta la mia competenza, professionale ed umana, per aiutare a far crescere il gruppo – ha detto il maestro - Nonostante la distanza che mi separa dalla mia banda, abito ormai in Valle Camonica, cercherò comunque di partecipare, per quanto mi sarà possibile, alle attività musicali rivestendo i panni del musicante".

Chiusura del centenario

Il concerto di chiusura dei festeggiamenti per i cento anni dalla fondazione della banda si è svolto il 28 dicembre. Dopo la parte iniziale, dedicata agli auguri natalizi, la parte più corposa di circa un’ora è stata dedicata ad una partitura storica, scritta per organico Vesselliano, che il maestro ha rielaborato, dal titolo "La Battaglia" e composta da Davide delle Cese. "Il brano rappresenta un pezzo di storia della banda – ha detto il maestro - ed è stato eseguito con successo nei decenni scorsi tanto che gli anziani del paese la ricordano ancora con piacere. Ho cercato di contestualizzarlo con il periodo natalizio ed ho quindi creato, con l'aiuto di mia moglie, un percorso narrativo traendo spunti da racconti relativi alla tregua di Natale avvenuta nel 1914". A raccontare la storia il coro "Voci dalla Rocca" diretto dal maestro Piercarlo Gatti e la voce dell'attore Luciano Bertoli per uno spettacolo narrativo-musicale che ha tenuto il pubblico in uno stato di concentrazione costante che è sfociato in un caloroso applauso alla fine dell'esecuzione.

Il futuro della banda sono i giovani

"Dopo dieci anni di lavoro lascio una banda di circa 50 elementi - ha proseguito il maestro - più della metà entrati a far parte del gruppo dopo che io ho iniziato a dirigere nel lontano 2010. Tra i risultati più importanti che credo di aver ottenuto posso ricordare la creazione di una Junior Band che, negli anni scorsi, è arrivata a contare quasi 30 elementi. La creazione di un gruppo 'giovane' unito, che si diverte nello stare assieme, capace di muoversi con le proprie forze e di gestire l'organizzazione del gruppo in un prossimo futuro. Nutro un particolare affetto nei loro confronti perché credo che siano il futuro della nostra banda".

Leggi l'intera intervista su RomanoWeek in edicola venerdì 10 gennaio

TORNA ALLA HOME

 

Seguici sui nostri canali