Casirate

L'architetto Emiliano Calvi lascia: ma non è (ancora) un addio

A curriculum anche l'esperienza amministrativa con il sindaco Luigia Degeri come assessore ai Lavori pubblici ed Edilizia

L'architetto Emiliano Calvi lascia: ma non è (ancora) un addio
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Ha lasciato ufficialmente il suo incarico di responsabile degli uffici Tecnici ai Comuni di Arzago e Calvenzano il 28 febbraio, dopo una carriera lavorativa nella pubblica amministrazione iniziata nei primi anno ‘80. Ma quello dell’architetto Emiliano Calvi, 69 anni, di Casirate, non è ancora un passo di addio definitivo.

L'architetto Calvi va in pensione

"Per un po’ farò da consulente (a partita Iva, ndr) ai due Comuni - ha raccontato l’architetto - soprattutto a Calvenzano dove sono in corso gli iter burocratici per l’insediamento delle logistiche e la revisione del Piano di governo del territorio. Nel frattempo, a Calvenzano, è partita la procedura di selezione per un responsabile dell’ufficio Tecnico".

L’architetto Calvi vanta una lunga esperienza professionale in ambito di Enti pubblici locali.

"Ho iniziato a lavorare nel 1981 al Comune di Arzago e quella prima esperienza nel pubblico è durata quindici anni, sino al 1996 - ha proseguito Calvi, riavvolgendo il nastro dei ricordi - Al Comune di Arzago, poi, sono tornato tra il 2006 e il 2007 con il commissario prefettizio. Nel frattempo, nel 1991 il sindaco di Calvenzano Natale Molinari mi ha chiamato a collaborare con il suo Comune e ci sono rimasto sino al ‘97. All’ufficio Tecnico di Calvenzano ci sono tornato nel 2005, poi dal 2014 con le funzioni associate sono diventato responsabile dell’area Tecnica per Arzago, Calvenzano e Casirate e nei primi due Comuni ho lavorato sino a fine febbraio di quest’anno".

L'esperienza politica a Casirate

A fianco dell’attività professionale, l’architetto Emiliano Calvi a Casirate ha avuto anche dei trascorsi politico/amministrativi.

"Negli anni ‘90, dopo “Tangentopoli” mi ero candidato sindaco contro la lista che sosteneva Pierluigi Tarenghi, Ci ho riprovato alle elezioni comunali successive, ma arrivò un’altra sconfitta. Fu Luigia Degeri a coinvolgermi nuovamente nel 2004 con la sua lista civica che vinse le elezioni: fui eletto e mi fu dato l’incarico di assessore ai Lavori pubblici e all’Edilizia per il quinquennio del mandato. Alle elezioni successive, però, decisi di non ricandidarmi".

L’impegno lavorativo come responsabile tecnico l’ha assorbito completamente.

"Per 40 anni ho “navigato” in ambienti comunali, in uno degli uffici più importanti di un Comune nel quale, seppure l’incarico è fiduciario da parte del sindaco, la figura del responsabile è centrale - ha raccontato ancora il 69enne architetto - Ad Arzago sono particolarmente legato: lì ho fatto il primo Piano regolatore, che ha dato il là alla successiva espansione edilizia".

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