Pagazzano

Un'anonima benefattrice ha cucito a mano e regalato 500 mascherine ai pagazzanesi

Praticamente un suo concittadino su quattro è un po' più protetto dal maledetto virus, grazie al suo lavoro. Ma lei non vuole nemmeno un "grazie".

Un'anonima benefattrice ha cucito a mano e regalato 500 mascherine ai pagazzanesi
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Le cuce in casa, insieme al marito, una ad una.  Ogni giorno. E poi a fine giornata consegna le sue mascherine artigianali alla farmacia del paese, perché le consegni gratuitamente ai suoi concittadini. Decine e decine di dispositivi anti-contagio domestici, ogni giorno da ormai due settimane.
Così una signora di Pagazzano è riuscita nell'intento di fornire ai suoi concittadini circa cinquecento mascherine anti-contagio di cotone. Praticamente un abitante su quattro del suo piccolo paese di 2089 anime   è un po' più protetto dal maledetto virus proprio grazie a lei. E ovviamente, nessuno sa chi sia.

L'eroina delle mascherine... senza nome

Realizzate con un doppio strato di cotone colorato ed elastici per il fissaggio, le mascherine sono letteralmente andate a ruba in questi giorni, in paese. Non saranno le ormai introvabili ffp3, ma lo stesso Ministero della Salute ha approvato l'utilizzo di questo genere di dispositivi casalinghi, in situazioni di basso rischio. Così la farmacia del paese si è prestata volentieri a distribuirle, dato che sono anche realizzate molto bene. E non solo. Come richiesto dalla stessa, timidissima, signora delle mascherine, la farmacia ha anche mantenuto il segreto sulla sua identità. In pochissimi sanno come si chiami: come tutte le eroine, ha lavorato nel più stretto anonimato. E non ha chiesto nemmeno un "grazie".

Nella foto in alto: un'addetta della farmacia di Pagazzano mostra le mascherine regalate alla comunità da un'anonima pagazzanese. Ne ha realizzate ormai circa 500 in due settimane

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