Truffatrice seriale

L’agente di viaggi incubo dei vacanzieri continua a mietere vittime

Nuove testimonianze di turisti raggirati

L’agente di viaggi incubo dei vacanzieri continua a mietere vittime
Pubblicato:

Truffe in fotocopia, perpetrate a macchia d’olio soprattutto nella Bassa e nel Cremasco ma non solo. Non cessa la triste sequela di ex clienti raggirati dall’agente di viaggi agnadellese che portano la loro esperienza alla luce del sole, nella speranza che finalmente qualcuno intervenga e ponga fine a questi raggiri.

Truffe fotocopia

Sono decine e decine, anche questa settimana il nostro settimanale dà voce a coloro che invece di partire per il viaggio dei loro sogni sono rimasti a casa, alleggeriti di qualche migliaio di euro. Finora le querele sporte all’Arma dei carabinieri e alla Guardia di Finanza non sembrano fermare l’azione della donna che è diventata l’incubo dei vacanzieri.

"Ho conosciuto l’agente di viaggi nel 2000, all’agenzia dove lavorava allora, con lei ho fatto diversi viaggi ed e è sempre andato tutto bene fino al 2021 - ha raccontato L. B., di Caravaggio - Mi aveva contattata al cellulare dicendomi che lavorava in un’agenzia di Milano e che aveva buone offerte da propormi, ma non ho accettato ed è finita lì. Io però avevo memorizzato il suo numero e nel 2022 l’ho chiamata perché volevo fare una vacanza con mia figlia, in Puglia o Sardegna. Lei in pochi giorni mi ha presentato delle offerte e alla fine ho deciso per un soggiorno in Puglia dal 28 agosto al 4 settembre 2022, per un importo di 906 euro. Ho versato un acconto di 350 euro e poi il saldo a luglio. Il giorno prima della partenza però l’agente mi ha contattato per dirmi che il volo era stato annullato. Da lì una serie di rinvii tanto che il primo settembre ho deciso di contattare direttamente il villaggio dove avrei soggiornato e ho scoperto che non c’era alcuna prenotazione a mio nome e ho capito che ero stata truffata. Ho chiamato l’agente chiedendo un rimborso ma non è mai arrivato nulla, solo tante scuse e prese in giro".

Non meno odiosa la disavventura di Alessandra Estelli e il marito Massimo Arrigoni, una coppia di Ciserano che ha un’attività a Caravaggio. Tremila euro per una crociera nel Mediterraneo, sette giorni di stacco e riposo dopo un anno di lavoro, che si sono trasformati in un inferno. Anche loro avevano programmato molti altri soggiorni negli anni passati ed erano sicuri di poterle affidare anche l’organizzazione di questo vacanza.

"Nel 2022, dopo anni, io e mio marito avevamo deciso di concederci un viaggio e volendo provare una crociera abbiamo iniziato a chiedere preventivi - ha spiegato Estelli - Prima ci siamo rivolti all’agenzia di Caravaggio dove, anni prima, l’avevamo conosciuta. Il personale ci ha risposto che non lavorava più lì, erano però passati diversi anni e allora abbiamo provato a contattarla con un numero di cellulare che ci aveva lasciato e che risultava ancora attivo. Lei si è subito resa disponibile spiegandoci che ora lavorava da casa e in pochi giorni ci ha fatto avere un preventivo dettagliato".

Nel frattempo, però, i coniugi avevano chiesto anche altri preventivi ma, dato che il prezzo non si discostava di molto, hanno deciso di affidarsi a quel volto amico che già in passato li aveva indirizzati bene.

"Siamo andati in fiducia non c’era nulla che ci potesse far pensare male - ha proseguito Estelli - Abbiamo ricevuto il preventivo di 3.200 euro, partenza il 20 agosto da Genova con uno sconto di 200 euro. Abbiamo pagato tramite bonifico. L’agente ci ha inviato tutta la richiesta, con i dati della cabina e ogni riferimento preciso, dicendo che i biglietti ce li avrebbe consegnati prima di partire".

Un bel viaggio di quelli che non facevano da tanto tempo: da Genova a Roma per toccare poi la Sicilia, Ibiza, Valencia e la Francia. Un piccolo sogno che si realizzava. Ma la data si faceva sempre più vicina e dei biglietti nessuna traccia.

"L’abbiamo contattata per informarci e lei ci ha assicurato che presentando la richiesta che ci aveva inviato direttamente sul posto ci avrebbero imbarcati - ha spiegato Estelli - Non ci siamo insospettiti, lei era sempre tranquilla e sicura, noi ci fidavamo. Quel sabato mattina abbiamo preso il treno e con i nostri bagagli siamo arrivati all’imbarco".

Solo lì i coniugi hanno scoperto la truffa. Alla coppia, infatti, sono stati richiesti i biglietti e le carte in loro possesso non risultavano legate a nessuna prenotazione.

"Abbiamo mostrato i documenti, il pagamento, ma nulla - ha ricordato la donna - Ci hanno fatto attendere per essere certi di non essere presenti in alcun tabulato, ma non c’era nessuna prenotazione a nostro nome. L’ho subito chiamata intimandole di inviarci subito un bonifico con i nostri soldi. Ma lei continuava a negare, a dire che aveva fatto tutto correttamente e ci ha mandato la distinta di un bonifico falso che, ovviamente non abbiamo mai ricevuto".

Alla coppia è stata poi offerta la possibilità di imbarcarsi ugualmente dietro pagamento di una quota.

"Siamo riusciti a partire, ma lo spirito non è stato quello di una vacanza - ha concluso Estelli - e non abbiamo mai ricevuto alcun rimborso".

"Ho avuto fiducia in lei e ora ho dovuto rivolgermi ad un avvocato per riavere i 23mila euro che mi deve".

C’è un’altra vittima della fantomatica agente di viaggi che ha voluto testimoniare la disavventura che ha dovuto vivere solo per aver desiderato di godersi dei momenti di serenità con la propria famiglia. L’uomo, un professionista residente in un Comune della Bassa orientale, ha conosciuto la truffatrice seriale nel 2018, quando decise di pianificare un viaggio in Messico.

"All’epoca mi rivolsi all’agenzia per cui questa persona lavorava - ha raccontato - Ricordo che la conobbi proprio in quel frangente. L’esperienza tutto sommato fu positiva, ci capitò solo un episodio negativo alla partenza dall’aeroporto di Malpensa. Qui al check-in, nonostante avessimo già versato la quota prevista per i bagagli, ci siamo sentiti chiedere dall’addetto all’imbarco la somma di 850 euro. Restammo di sasso. Una cifra importante che avrebbe potuto mandare all’aria il viaggio. Alla fine partimmo lo stesso e devo dire che al nostro ritorno l’agente in questione mi restituì la somma spesa per i bagagli".

Così il professionista decide di affidarsi di nuovo all’agente, anzi con lei sviluppa un rapporto di fiducia che va oltre ai viaggi.

"Mi ricordo che ad un certo punto lei aprì un’agenzia a Treviglio - ha detto - Era in difficoltà e mi chiese un prestito. Dopo ripetute richieste non mi restituì quanto le avevo prestato e così ottenni di farle firmare due cambiali da 5 e 7mila euro".

Il rapporto fiducia è così continuato e il professionista della Bassa ha deciso di organizzare un altro viaggio.

"Era il 2020 e volevo andare a Santo Domingo - ha spiegato - Lei mi chiese di consegnare 6.000 euro per sbrigare le operazioni necessarie. La pandemia mandò all’aria tutto così mi rilasciò un buono a nome dell’agenzia per cui lavorava. Passò il tempo e, ad un certo punto, una volta ripresa la possibilità di viaggiare, contattai l’agenzia e qui mi diedero una risposta che mi gelò: “dicendo che non sapevano nulla del buono che mi era stato rilasciato e che loro non lavoravano così”.

La famiglia ha quindi cominciato a martellare di chiamate la truffatrice.

"Lei all’inizio prendeva tempo - ha continuato l’uomo - Poi ha cominciato ad inviarci documenti di bonifici ma erano falsi. Operazioni bancarie mai effettuate".

Nel 2022, l’uomo pensa alla soluzione: organizzare un nuovo viaggio per scontare la cifra persa e pensa a una crociera con meta Dubai.

"Era un viaggio che sarebbe costato circa 7mila euro e lei ce l’ha proposto a 2.300 euro, considerato anche quanto ci doveva - ha concluso il professionista - La partenza era fissata per fine luglio ma a metà del mese e dei biglietti non c’è nemmeno l’ombra. Alle nostre richieste ci ha risposto inviando e-mail con documenti d’imbarco poi risultati falsi. Visti i precedenti ci siamo informati presso la società che organizzava la crociera e la risposta è stata l’ennesima doccia fredda: “Non esiste nessuna prenotazione a vostro nome”. Se non ci fossimo informati prima saremmo rimasti a piedi con le valigie in mano".

Tra telefonate e richieste di riavere quanto dovuto la vicenda si è protratta fino ad oggi. Esasperato dalle continue richieste andate a vuoto il professionista ha così deciso di rivolgersi ad un legale e intentare causa alla truffatrice.

"Ho incaricato un avvocato per ottenere quanto mi deve, 23 mila euro - ha concluso - Spero che oltre a recuperare il mio denaro, l’azione serva a mettere un freno a questa donna che si approfitta della fiducia delle persone".

"Ha finto di voler rilevare la mia agenzia e mi ha rubato i dati"

Non ci sono solo ex clienti traditi nella fiducia tra i tanti raggirati dall’agente di viaggi agnadellese. Nella sua rete è finita anche un’esercente onesta, che per 24 anni ha svolto correttamente il suo lavoro regalando momenti indimenticabili a tante persone che ancora oggi la chiamano per farsi consigliare in vista di una partenza. Voleva andarsene finalmente in pensione e contava di godersi il meritato riposo con la tranquillità che le avrebbe garantito l’introito della vendita della sua attività. Invece sulla sua strada ha incontrato una «collega» che le ha portato via non solo un guadagno meritato ma, quel che è peggio, anche la serenità.

"Nel 2023 ho messo in vendita la mia agenzia di San Colombano al Lambro, nel Milanese, per andare in pensione e questa agente che non conoscevo mi ha contattato ed è venuta qui dicendo di essere interessata a rilevarla - ha spiegato la ex titolare - Ci siamo viste e sentite per diversi mesi, avevamo già stilato un contratto preliminare, ma al momento della firma è saltato tutto per due volte, perché lei non si è presentata agli appuntamenti accampando delle scuse. Ormai però aveva tutti i dati dell’agenzia, con i quali aveva già cominciato a truffare la gente. Quando ho capito quello che stava succedendo, il giorno dopo, ho immediatamente sporto denuncia ai carabinieri".

Inutile ogni tentativo di contattarla.

"Non ha più risposto al telefono - ha continuato sconsolata la ex titolare dell’agenzia - ormai però era agosto inoltrato e a settembre dovevo lasciare i locali. Ho tenuto l’attività ancora per un paio di mesi ma non ho più trovato nessuno a cui vendere, peraltro non mi sembrava nemmeno giusto vista la spada di Damocle che pendeva sopra l’agenzia. Infatti hanno cominciato a chiamare clienti truffati, qualcuno è stato maleducato, ma lo capisco bene… Poi piano piano tutti hanno compreso che anch’io ero una vittima: l’introito della vendita della mia attività rappresentava la mia liquidazione dopo 24 anni di lavoro, ed è finita in pattumiera. Questa donna fa la bella vita e io non posso fare niente. Il mio avvocato le ha mandato una diffida in cui ha chiesto di smettere di usare il mio nome ma non ha mai risposto".

L’ex agente ha scoperto tutto quando ha ricevuto una telefonata.

"Ho scoperto delle truffe che organizzava dopo una telefonata in cui mi si diceva che era stato venduto nel pacchetto di un viaggio anche il parcheggio pagato all’aeroporto di Malpensa, ma non era così. Ancora oggi vivo con il patema d’animo perché temo che qualcuno possa chiamare e querelarmi per una truffa commessa a mio nome. Per mesi sono stata male perché mi sentivo come se avessi sbagliato io a non accorgermi del raggiro… Nonostante le Forze dell’ordine siano al corrente di quel che succede non si riesce a fermarla: a un suo cliente che aveva telefonato a me per avere spiegazioni avevo suggerito di darle appuntamento così da trovarla faccia a faccia, visto che lei non sapeva ancora che lui era al corrente della truffa. Così ha fatto. L’ha fermata la Polizia ed è finita anche in Questura ma non le hanno fatto nulla neanche lì. Cose dell’altro mondo…".

La testimonianza di una familiare

A parlare dell’agente di viaggi che si è trasformata in una truffatrice seriale è anche una familiare, affranta, la cui vita è stata travolta da questa vergognosa vicenda.

"È sempre stata una persona tranquilla, che ha condotto normalmente la sua vita fino al 2018 - ha raccontato costernata - ma da lì in poi qualcosa è scattato nella sua testa e non è più stata la stessa donna. Oltre alle persone che ha truffato in questi anni ci sono andati di mezzo anche familiari e parenti stretti, compresa la suocera che ingenuamente si era fidata completamente di lei facendosi intestare la nuova attività di Treviglio...".

All’inizio i familiari hanno creduto alla sua buonafede ma ora non più e, come tutte le vittime delle sue truffe, una di loro chiede un intervento affinché cessi di frodare chicchessia.

"In un primo momento il pensiero condiviso da tutti noi parenti, conoscendola, era che realmente avesse avuto dei guai nella gestione della sua attività - ha affermato - Oggi invece onestamente nessuno riconosce più la persona che era fino a sei anni fa, non sappiamo di preciso che problemi abbia ma possiamo affermare che, arrivati a questo punto, è una persona che va concretamente fermata".

Oltre ai danni economici causati a tante persone, ci sono anche quelli legati al buon nome della famiglia.

"Con la sua gestione scellerata e truffaldina delle finanze ha provocato danni economici e d’immagine a tutta la famiglia - ha concluso la donna - secondo il mio parere, è una persona che ha perso totalmente il contatto con la realtà. Mi dispiace per le persone raggirate e spero che la Legge faccia finalmente il suo corso, e in tempi brevi, per evitare che altre ignare vittime cadano nella sua trappola".

Seguici sui nostri canali