La vigilessa multata non intende pagare

Una vicenda iniziata 7 anni fa della quale ancora non si vede la fine.

La vigilessa multata non intende pagare
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Non si vede una fine al caso delle auto-fantasma, risalente al 2012, ma reso noto solo un anno fa. L’Amministrazione ha affidato l’incarico ad un avvocato per recuperare i soldi, che il Comune ha dovuto anticipare. Quando invece a pagare doveva essere la vigilessa multata Maria Ianigro, che però si è rifiutata di farlo.

I fatti: 7 auto rimosse con il carro attrezzi

Ma nessun allarme: sia Iannigro che il sindaco Andrea Maria Lanzini assicurano «è solo un iter che l’assicurazione ha prescritto di fare». Il fatto risale a ben quattro anni fa. Corre l’anno 2012 e la comandante Ianigro fa rimuovere con un carro attrezzi secondo un iter abituale sette automobili posteggiate abusivamente.
Ianigro segue la procedura classica, ovvero spedisce le notifiche di sequestro ai proprietari dei veicoli. È qui che iniziano i guai. Infatti tre delle sette notifiche non vanno a buon fine, risultando poi che i propietari erano solo dei prestanome. Queste automobili non sono poi mai state richieste da nessuno e inoltre non si è riuscito in alcun modo a rintracciare i propietari.

Nessuna comunicazione in Prefettura, vigilessa multata

Il comandante Ianigro, evidentemente per una svista, si era dimenticata di comunicare il fatto alla Prefettura, commettendo quindi un errore che per la Prefettura rientra tra quelli da considerare come gravi. Una banale dimenticanza che però è costata cara, a lei e al sindaco, in quanto responsabile del servizio di Polizia Locale.
A ripagare il danno ci avrebbero pensato le due assicurazioni private degli interessati, per una cifra di poco meno di 22mila euro.

Il Comune ha anticipato i soldi

Il Comune di Antegnate ha intanto già provveduto a saldare  la fattura F.B. Group Service per il deposito dei tre veicoli sottoposti a sequestro.
L’Amministrazione ha pure provveduto a demandare al responsabile interessato l’attivazione di ogni procedimento si rendesse necessario per il recupero delle somme. Anche mediante l’incarico all'avvocato Francesca Possenti di Treviglio.

La comandante non paga, ma è tutto normale

Sulla motivazione della mancato pagamento da parte dell’agente di Polizia, quando invece in un primo momento si era dichiarata disponibile a farlo, è presto detto.
L’agente Ianigro infatti non è che non voglia assumersi le proprie responsabilità. Semplicemente, sta seguendo un iter prescritto dalla propria assicurazione.
«Questo è solo l’inizio di un percorso giuridico – ha spiegato – è una sorta di prassi comune di rito. L’assicurazione ha consigliato che si facesse in questo modo e così ho fatto».
Il sindaco ha comunque assicurato che «il Comune farà di tutto per recuperare la somma che è stata anticipata».

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