La ragazza che a Basella servì il caffé al papa Buono

A riportare alla luce questi momenti di storia è stata la discendente Teresa Campana.

La ragazza che a Basella servì il caffé al papa Buono
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Una storia rimasta sepolta tra le pieghe della storia per molto tempo, raccontata oggi dai parenti di chi offrì il caffé al papa Buono.

Un caffé per il papa Buono

Ancora nessuno sapeva che a breve sarebbe diventato papa Giovanni XXIII, per tutti il "papa Buono". Eppure l’emozione era ugualmente molto forte, quando l’allora cardinale Angelo Roncalli venne a far visita al santuario di Basella, nel 1956, in occasione del sesto centenario dall’apparizione della Madonna. Una visita quasi dimenticata, che a 63 anni di distanza riemerge dalle parole di chi c’era, tirando fuori dal cappello della Storia squarci di una giornata a un tempo stesso enorme e semplice. Perché Papa o non Papa, all’arrivo di Roncalli l’accoglienza dei basellesi fu quella gioviale e calorosa riservata a tutti gli ospiti: una tazza di caffé. A offrirglielo, furono le figlie di Angelo Vavassori, contadino padre di cinque figlie che vivevano in una cascina immersa nei campi della frazione.

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